
Francesco Broda è stato travolto nel Maceratese da uno smottamento che ha sommerso l’escavatore su cui si trovava. Stava lavorando per conto di una ditta esterna nell’azienda Rita Calcestruzzi
Stava lavorando in una cava quando è rimasto sommerso da uno smottamento del terreno. Un operaio di 48anni ha perso la vita ieri, 13 ottobre, mentre si trovava al lavoro per conto di una ditta esterna nell’azienda Rita Calcestruzzi in contrada Fonte Lepre a Corridonia, in provincia di Macerata.
Francesco Broda, questo il nome della vittima, è rimasto incastrato in un escavatore sotto un accumulo di fanghiglia e detriti. Sono state necessarie oltre 10 ore di intervento, fino all’una di notte, per recuperare il corpo senza vita dell’operaio.
Secondo le ricostruzioni, il 48enne stava lavorando in una cava per la produzione di inerti ed è stato travolto da uno smottamento che ha sommerso l’escavatore con cui stava operando. Un altro operaio, che si trovava su un camion, è riuscito a mettersi in salvo grazie anche all’intervento di altri lavoratori che sono riusciti a estrarlo subito. Gli operatori dei vigili del fuoco sono riusciti a estrarre Broda dalla cabina e i sanitari ne hanno constatato il decesso. A dare l’allarme un collega. L’area verrà posta sotto sequestro, così come i mezzi di lavoro e la Procura disporrà degli accertamenti.
Si tratta del secondo incidente mortale sul luogo di lavoro registrato nelle ultime ore. Nella notte tra lunedì 13 e martedì 14 ottobre un operaio di 57 anni è morto all’ospedale Cannizzaro di Catania dopo essere precipitato da un’altezza di quattro metri mentre stava installando un pavimento sopraelevato in un magazzino.