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Val Gardena, la tassa di soggiorno raddoppia per finanziare i Mondiali di sci. Gli albergatori: “Se c’è un evento da sostenere, allora va bene”

"Se la decisione è stata presa in accordo con gli operatori del settore e l’associazione turistica, la condivido", ha dichiarato il presidente dell’Unione albergatori e pubblici esercenti (Hgv)

Dall’1 gennaio 2026, in Val Gardena, la tassa di soggiorno raddoppierà per finanziare i mondiali di sci alpino previsti per il 2031. Nei consigli comunali di Ortisei e di Castelrotto è stato infatti approvato il nuovo regolamento che varrà fino al 31 dicembre 2030. Per capire di quanto aumenteranno, bisogna guardare al Regolamento Imposta comunale di soggiorno 2024, dove la tassa per gli hotel a quattro e cinque stelle era di 2.50 euro, mentre in quelli a tre stelle di 2 euro e di 1.50 euro per tutte le altre categorie. Adesso passeranno rispettivamente a 5, 4 e 3 euro a persona per notte.

Sorpreso dalla news Manfred Pinzger, presidente dell’Unione albergatori e pubblici esercenti (Hgv). “Non ho ancora visto la comunicazione — ha dichiarato — ma se la decisione è stata presa in accordo con gli operatori del settore e l’associazione turistica, allora per me va bene. Soprattutto se ci sono degli investimenti specifici da sostenere”, come nel caso dei mondiali di sci del 2031, che in Val Gardena sono considerati “un evento storico per la valle, un’opportunità unica per posizionare la Val Gardena come destinazione di rilevanza mondiale”.

Pinzger ha anche dichiarato: “Se l’aumento serve a finanziare un evento di portata eccezionale e a sostenere investimenti di questo tipo, allora ha senso, ma è importantissimo che ci sia una strategia chiara e concordata”. Tema delle scelte condivise del quale ha parlato anche l’Associazione Turistica di Ortisei: “L’aumento è una decisione importante che influenzerà in modo significativo l’orientamento strategico futuro e la stabilità finanziaria della nostra destinazione turistica, maturata dopo un’attenta analisi e un intenso confronto all’interno degli organi delle associazioni turistiche della valle”.

Ma se la decisione sembra mettere d’accordo praticamente tutti, il tempismo dell’annuncio arriva in un momento in cui in Alto Adige c’è un altro dibattito sulla possibile introduzione di una nuova tassa di soggiorno per i cani dei turisti, oltre che per quelli residenti. Proposte, decisioni e aumenti che rischiano di rovinare l’immagine complessiva del territorio: “So che la tassa sui cani ha avuto un’eco internazionale. In quel caso, più che altro, mi sembra molto difficile da controllare: introdurre una tassa vuol dire anche farla rispettare. Io non ho idea di come si potrebbe fare – ha spiegato il presidente dell’Unione albergatori e pubblici esercenti -, però quando c’è qualche investimento in programma, o un evento specifico da sostenere, allora – conclude Pinzger – l’aumento è comprensibile”.