La prova in linea pare cucita addosso allo sloveno, con un dislivello di 5.475 metri. Ma la cronometro ha instillato dei dubbi. E gli outsider non mancano, vedi Del Toro

Dopo l’antipasto della cronometro, dominata da Remco Evenepoel, ora Kigali, la capitale del Ruanda, si prepara a ospitare la prova in linea del Mondiale di ciclismo su strada. È la prima volta che la rassegna iridata si disputa in Africa. Il campione in carica Tadej Pogacar è il netto favorito, ma nella crono ha subito una dura sconfitta. Lo sloveno è stato preso e staccato da Evenepoel, che gli ha inflitto 2’37”. Un distacco pesantissimo, che nessuno si aspettava alla vigilia. È il segnale che Pogacar non è nella miglior condizione?
Forse sì, ma Evenepoel è il numero uno indiscusso nelle cronometro e sebbene il percorso duro si adattasse alle caratteristiche dello sloveno, il favorito era il belga. Nessuno si aspettava una differenza così ampia tra i due e, soprattutto, che Pogacar bucasse il podio. La prova in linea, però, è cucita addosso al vincitore del Tour de France. Due circuiti per un totale di 267,5 km e 5.475 metri di dislivello, secondi nella storia iridata solo ai 5.844 del Nurburgring 1966. I corridori affronteranno un primo giro da 13,6 km per nove volte, in cui sono inserite la Côte de Kigali Golf (800 metri all’8,1%, con punte al 14%) e la Côte de Kimihurura (1,3 km al 6,3%). Poi un tratto in linea con tre salite: Côte de Péage (1,8 km al 5,9%), Mont Kigali (5,9 km al 6,9%, con punte al 20%) e Mur de Kigali (400 metri in pavé all’11%). Infine, si tornerà nel circuito iniziale, questa volta di 15,1 km, da ripetere sei volte fino al traguardo.
Si annuncia una gara a eliminazione, con molti corridori che non completeranno la prova. I rivali per Pogacar non mancano. Al netto dell’assenza di Jonas Vingegaard e Joao Almeida, primo e secondo alla Vuelta, i migliori scalatori al mondo ci sono tutti. A cominciare da Evenepoel, che punta al bis come ai Giochi di Parigi 2024, dove vinse l’oro olimpico sia a crono che su strada. Occhio a Isaac Del Toro, vincitore di 13 corse in stagione, e in rampa di lancio dopo il secondo posto al Giro d’Italia. Il messicano ha tutte le carte in regola per stare con Pogacar e magari fargli lo scherzetto. Tra i favoriti ci sono anche l’equadoregno Richard Carapaz, l’australiano Jay Vine, argento a crono, lo spagnolo Juan Ayuso e il britannico Thomas Pidcock, autentica rivelazione della Vuelta. Tra gli outsider figurano l’olandese Thymen Arensman, il francese Julian Alaphilippe, l’australiano Jai Hindley, il britannico Oscar Onley e lo statunitense Quinn Simmons.
In casa Italia le speranze di medaglia sono riposte in Giulio Ciccone. L’abruzzese ha destato ottime impressioni nella prima settimana della Vuelta, ma poi è calato. Ciccone è l’unica carta azzurra visto il forfait di Giulio Pellizzari per febbre. L’Italia può sognare una medaglia che manca dal 2019, quando Matteo Trentin conquistò l’argento alle spalle di Mads Pedersen; mentre l’ultimo successo risale al 2008 con Alessandro Ballan. Ciccone ha già dimostrato di muoversi bene nelle gare di un giorno, vedi il secondo posto alla Liegi e il trionfo nella classica di San Sebastian quest’anno. L’azzurro, però, avrà bisogno di circostanze favorevoli per centrare il podio. Sulla carta Pogacar, Evenepoel e Del Toro sono superiori, mentre con gli altri se la può giocare. Tutto dipenderà dal tipo di corsa che uscirà. È probabile che la Slovenia tirerà dal primo metro, sacrificando anche un pezzo da 90 come Primoz Roglic per sfiancare il gruppo e spianare la strada a Pogacar. Ciccone dovrà essere bravo a rimanere nel vivo della corsa e poi, se avrà le gambe, tentare di seguire l’attacco dello sloveno o quello degli immediati inseguitori. In un’eventuale volata ristretta, poi, l’azzurro può giocarsela, ma la strada per arrivarci è lunga.
La gara in linea maschile élite scatta domenica 28 settembre alle 9:45 ora italiana ed è trasmessa in diretta in chiaro su Rai Sport HD (e in streaming su Rai Play), ma è visibile in diretta anche sui canali Eurosport, disponibili quindi per gli abbonati a Discovery+, Dazn, Tim Vision e Prime Video Channels.