
Era prevedibile che prima o poi sarebbe sorta un’alternativa all’imperialismo americano, ed è accaduto quando altri paesi, dotati di immense risorse naturali, hanno cominciato ad applicare gli stessi metodi dello zio Sam
di Michele Versace
Nulla dura per sempre, nemmeno la supremazia occidentale.
Era prevedibile che prima o poi sarebbe sorta un’alternativa all’imperialismo americano, ed è accaduto quando altri paesi, dotati di immense risorse naturali, hanno cominciato ad applicare gli stessi metodi dello zio Sam, ma con un diverso spirito, non avendo la necessità di spremere come limoni i cosiddetti paesi emergenti. Il rancore maturato verso il blocco occidentale, colonialista e spietato da sempre, ha fatto il resto, e poco per volta l’Africa e l’America latina hanno cominciato a guardare verso oriente.
Così sono nati i BRICS, e già si suppone che presto avranno una loro moneta di riferimento che non sarà il dollaro, e quando l’avranno, il declino statunitense diverrà palese, mentre ora lo si può solo intuire dal modo in cui Trump sta ridimensionando l’economia della Ue, come un organismo che privo di nutrimento, comincia a consumare le sue riserve di grasso, e poi se non basta, la propria massa muscolare.
A questo punto ai paesi europei non resta che farsi due conti e cercare di capire che restare a rimorchio della locomotiva nordamericana (e della Nato) potrà solo farli deragliare, e perciò cominciare a “uscire da quei binari” per conto proprio, magari rivoltando la Ue come un calzino per renderla funzionale a sé stessa, e davvero indipendente.