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Schillaci salta il meeting di Rimini. Fonti del ministero: “Il caso della commissione vaccini non c’entra. Manderemo un videomessaggio”

A quanto si apprende, l'assenza di Schillaci sarebbe stata comunicata giorni fa. Ma inizialmente nel programma del meeting non era previsto alcun collegamento con il ministro

Il ministro della Salute Orazio Schillaci non parteciperà al meeting di Rimini. Dopo settimane turbolente, in cui l’ex rettore di Tor Vergata è stato al centro delle polemiche per le nomine, poi revocate, della commissione sui vaccini (Nitag), è arrivata la notizia del forfait. Il ministro avrebbe dovuto partecipare nel pomeriggio di oggi, 25 agosto, a un incontro dal titolo “La salute un bene per tutti” ma ha comunicato che non sarà fisicamente presente. Fonti del ministero a ilfattoquotidiano.it spiegano che Schillaci ha avvisato “giorni fa“, che la decisione non ha a che fare con il caso politico che si è creato intorno ai vaccini e che invierà un videomessaggio. Ma, fino a metà giornata, nel programma del meeting non era previsto alcun collegamento con il ministro.

La questione delle nomine della commissione sui vaccini (Nitag), prima annunciate e poi revocate dal ministero della Salute, è diventata nelle ultime settimane il seme della discordia in seno alla destra. Da una parte Lega e Fratelli d’Italia, unite contro Schillaci, colpevole a parer loro di non aver tenuto conto del parere della maggioranza, di aver agito senza essersi confrontato con Giorgia Meloni e di non aver difeso i due “scienziati indipendenti”, il pediatra Eugenio Serravalle e l’ematologo Paolo Bellavite, che in passato hanno sostenuto posizioni critiche nei confronti dei vaccini. Dall’altra parte Forza Italia e Noi Moderati, compatti nel difendere la scelta del ministero della Salute.

Il meeting sarebbe stata l’occasione giusta per la stampa di chiedere conto a Schillaci delle sue scelte degli ultimi giorni. Oltreché delle tensioni politiche interne al governo che ne sono seguite, e dei retroscena circolati riguardo le sue possibili dimissioni. In tal senso, la scelta di rinunciare alla trasferta riminese permette alla maggioranza di non lavare i panni sporchi in piazza, e prendere tempo. Anche se fonti del ministero smentiscono la ricostruzione per cui il viaggio in riviera di Schillaci sia saltato a causa della frattura interna all’esecutivo. Un’altra possibilità è che a Roma temessero una dura contestazione da parte dei sostenitori di Serravalle e Bellavite, le cui nomine nel Nitag sono state revocate per via delle pressioni di una parte consistente della comunità scientifica.