Salute

Sanità su di giri quest’estate per due ragioni: il mio appello al ministro Schillaci

"Mentre si informa, faccia in modo di non firmare un documento importante e pochi giorni dopo tornare sui suoi passi"

Sono ancora in vacanza come molti di voi. Alcuni tornano, altri partono. Alcuni non possono permettersi nemmeno qualche giorno di pausa dalle abitudini quotidiane magari perché debbono fare bene i conti e mettere nel salvadanaio delle riserve per la nostra sanità sempre più privata, visto che il nostro Sistema Sanitario Nazionale appare in grandi difficoltà, anche perché nessuno ascolta i miei consigli, le mie proposte che, chi mi segue, conosce benissimo.

Ma in questa estate sicuramente calda abbiamo avuto anche la sanità su di giri con almeno due argomenti che ritengo utile ricordare.

Il primo riguarda i nuovi farmaci antidiabetici orali che hanno come caratteristica comune quello di far dimagrire. Più volte vi ho ricordato che, così come il Mediator, ritirato dal mercato dopo la denuncia di Irene Frechon a Brest di un numero di morti elevate per problemi vascolari. e l’Actos, ritirato dal mercato in Francia nel 2011, forse maggiormente sensibile per tumori alla vescica mentre in Italia, nonostante la mia lotta dal 2014, ancora si vende con il SSN, ora ci sono nuove molecole, anch’esse usate massimamente per la “prova costume” che portano effetti collaterali non proprio salubri. Tra queste sono da ricordare Ozempic e Wegovy: uno studio pubblicato ha evidenziato la necessità di 120 ricoveri per gravi effetti fra i quali un aumento delle pancreatiti.

Il secondo argomento che non si può non citare è l’effetto Schillaci che non è il tiro ad effetto del famoso calciatore della nazionale ma un palese autogol dell’omonimo Ministro della Salute. Già nei mesi scorsi avevo citato l’inutilità delle sue proposte per la disastrata medicina di base e per l’ecosistema dei dati sanitari.

Infatti la medicina di base può salvarsi solo creando, come dico da anni, una nuova facoltà, Medicina del Territorio, che sforni in cinque anni secchi nuovi medici che vengano assunti in reparti ospedalieri di medicina del territorio cancellando definitivamente i medici accreditati e le Case di Comunità, isole nel deserto.

Mentre l’ecosistema dei dati sanitari, che il Ministro definisce una rivoluzione straordinaria, in realtà non è altro che una nuova legge sulle morti annunciate della Tessera Sanitaria dei Servizi e del Fascicolo Sanitario Elettronico.

Secondo il Ministro inizia adesso – si legge in una nota del dicastero di Lungotevere Ripa – la fase di concreta realizzazione dell’Ecosistema dei Dati (EDS), una piattaforma innovativa e sicura di raccolta e analisi dei dati sanitari. Ministro, sono 25 anni che si studia la gestione dei dati con decine e decine di centinaia di milioni di euro buttati, crede che basti cambiare il nome al sistema, ora eco, per raggiungere l’obiettivo? Non basterebbe usare History Health e far gestire i dati sanitari in modo soggettivo al cittadino?

Mentre si informa, caro collega, per favore faccia in modo di non firmare un documento importante e pochi giorni dopo tornare sui suoi passi. Qualunque esso sia, senza far parte di una squadra o dell’altra. Lei ha un potere enorme, non può metterlo alla berlina così. Comunichi e prima di farlo legga, si informi, parli con chi ha permesso il suo insediamento, parli con la Presidente del Consiglio dei Ministri.

E se proprio non riesce ad evitare queste figure per piacere, da medico e da cittadino, si dimetta. A volte il caldo dà alla testa.