
La maggioranza continua a celebrare i numeri del ministero sul presunto boom di presenze ma l'associazione di categoria gela tutti: "Flussi al massimo stazionari, numeri influenzati dall’emersione del nero per il codice Cin"
Per il ministero dell’Interno i dati sul turismo testimoniano un boom di presenze? “La percezione delle imprese è diversa”. E identica a quella dei balneari che da luglio parlando di una riduzione sensibile degli arrivi. A dirlo ora è Federalberghi, associazione di categoria presieduta dall’ex parlamentare di Forza Italia Bernabò Bocca. “Il Viminale – si legge in una nota – elaborando i dati sugli arrivi, rileva un aumento dei turisti, ma la percezione delle imprese è diversa: nella gran parte delle località si rilevano presenze in calo o tutt’al più stazionarie. La nostra sensazione è che il trend segnalato dal ministero dell’Interno sia in buona parte attribuibile all’emersione dei tanti abusivi ed evasori che sono stati finalmente stanati” con l’introduzione a gennaio del Codice identificativo nazionale.
In mattinata il Viminale aveva fatto sapere, basandosi sulla registrazione delle presenze sulla banca dati ‘Alloggiati web’ gestita dalla Poliziadi Stato, che dal primo al 18 agosto nelle strutture ricettive italiane hanno soggiornato 15,6 milioni di turisti, tra cui 7,3 milioni di italiani e 8,3 milioni di stranieri. Un numero superiore, nel complesso, del 9,3% rispetto a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno (14,3 milioni).
Ma per l’associazione degli albergatori, “per ottenere un risultato accurato” sull’andamento del flusso di turisti “sarebbe opportuno analizzare il dato ‘ceteris paribus’, depurandolo dall’effetto Cin (codice identificativo nazionale), che ha portato allo scoperto centinaia di migliaia di appartamenti. Basti considerare che nei mesi scorsi sono stati registrati nella banca dati del ministero del Turismo più di 600mila alloggi, dei quali sino all’anno scorso si sapeva poco o nulla”. L’organizzazione sottolinea come “l’emersione di milioni di posti letto che lo scorso anno non erano rilevati è cosa buona e va salutata con favore. Ma, purtroppo, per qualche anno falserà la lettura dei dati”.
Un bagno di realtà arrivato dopo che i numeri diffusi dal ministero avevano provocato una ola della curva del centrodestra. “Come per altro anche per il turismo l’Italia ha trovato la formula migliore: il centrodestra a governare silenziosamente e seriamente e il centrosinistra a gracchiare profezie che, per fortuna del Paese, vengono smentite dalla realtà nel breve volgere di una notte”, aveva dichiarato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove (Fratelli d’Italia). Gianluca Caramanna che invece è proprio responsabile Turismo del partito della premier è stato subito pronto a medagliare l’esecutivo: “È evidente che quello turistico resta uno dei settori trainanti della nostra economia, grazie anche all’efficacia dell’azione del Governo Meloni e del ministro Santanchè le cui scelte politiche hanno garantito successo indiscusso al comparto. Avanti così, in barba ai gufi anti italiani”. “La sinistra dice soltanto bugie e menzogne per denigrare il Paese con un atteggiamento veramente deplorevole e ridicolo”, il commento tranchant del capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri.