
"L'Europa sta entrando in una nuova fase, in cui la trasmissione delle malattie trasmesse dalle zanzare diventa la normalità", ha avvertito la direttrice dell’Ecdc, Pamela Rendi-Wagner.
Come già spiegava circa un anno fa al Fattoquotidiano.it il professore Fabrizio Maggi, direttore dell’Unità operativa complessa di Virologia e Laboratori di biosicurezza dello Spallanzani, “il West Nile è ormai endemico” e il susseguirsi dei casi – al 14 agosto erano 275 i casi confermati e 19 i decessi come da bollettino Iss – ha destano allarme anche per lo spostamento verso il Centro Sud (Lazio soprattutto e Campania) delle positività. A conferma di un trend – su cui sicuramente incide il cambiamento climatico – arrivano i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). L’Italia risulta il paese europeo più colpito dal virus. Si tratta di oltre l’80% delle 335 infezioni registrate complessivamente in otto Paesi Ue. Gli esperti avvertono che i contagi sono destinati ad aumentare nelle prossime settimane, con un picco atteso tra fine agosto e settembre.
Gli altri paesi – Per la prima volta il virus del West Nile, nota ancora l’Ecdc, è stato rilevato anche nelle province italiane di Latina e Frosinone, segno di una diffusione verso nuove aree. A livello continentale, dopo l’Italia, i Paesi più colpiti sono Grecia (35 casi), Serbia (9), Francia (7), Romania (6), Ungheria (2), Bulgaria (1) e Spagna (1). Il rapporto dell’Ecdc sottolinea che il cambiamento climatico, con estati più lunghe e inverni più miti, sta favorendo stagioni di trasmissione più intense e prolungate. E se sul West Nile si registra a livello europeo il maggior numero di casi degli ultimi tre anni, il 2025 segna un record anche di infezioni da Chikungunya con 27 focolai in Europa, con 111 casi in Francia e 7 in Italia.
“L’Europa sta entrando in una nuova fase, in cui la trasmissione delle malattie trasmesse dalle zanzare diventa la normalità”, ha avvertito la direttrice dell’Ecdc, Pamela Rendi-Wagner. L’Agenzia ha diffuso nuove linee guida per rafforzare la sorveglianza e il controllo dei vettori, invitando cittadini e autorità sanitarie a intensificare le misure di prevenzione. L’Ecdc raccomanda in particolare alla popolazione delle aree colpite – con attenzione a bambini, anziani e persone fragili – di proteggersi dalle punture di zanzara usando repellenti, indossando indumenti coprenti e installando zanzariere. Per il West Nile non esistono vaccini disponibili per l’uomo, ricorda, mentre per la Chikungunya sono in fase di sviluppo nuove immunizzazioni.
Altre due vittime nel Lazio – Si tratta di un uomo di 84 anni, residente a Latina, morto il 10 agosto all’ospedale Santa Maria Goretti. Il paziente era affetto da leucemia linfatica e in seguito ad accertamenti post-decesso è stata confermata la positività al virus. L’altra vittima è una donna di 87 anni di Cassino con piuù patologie, arrivata in pronto soccorso il 17 agosto e deceduta ieri sera. Sono così dodici i decessi per il virus West nile nella regione.
Nel Lazio le analisi effettuate dal laboratorio di Virologia dello Spallanzani – Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, rispetto all’aggiornamento dello scorso 18 agosto, hanno certificato 8 nuovi casi (dei quali 2 casi con sindrome neurologica e 5 casi con febbre da West Nile Virus ed un donatore asintomatico individuato grazie alle attività di screening del Centro regionale sangue, a dimostrazione della sicurezza garantita dal sistema trasfusionale regionale). I nuovi casi sono stati rilevati a Cassino (Frosinone), Latina, Gaeta e Norma (Latina).
Con gli ultimi accertamenti, nel 2025 le conferme diagnostiche di positività di infezione al virus West Nile salgono a 182. Nel dettaglio, i casi suddivisi per il territorio di probabile esposizione: 160 casi nella Asl di Latina; 11 casi nella Asl Roma 6; 6 casi nella Asl di Frosinone; un caso nella Asl Roma 3; 3 casi fuori regione, due nella provincia di Caserta e uno in provincia di Isernia; uno in corso di definizione. Dei 182 casi di positività da virus West Nile: 41 pazienti sono ricoverati in reparti ordinari; 34 persone sono state dimesse; 91 pazienti sono in buone condizioni presso il proprio domicilio; 4 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva; 12 decessi.
Il virus – Il virus West Nile (WNV) è un arbovirus trasmesso attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare la Culex pipiens. Non si trasmette da persona a persona, né da uomo a zanzara. Gli esseri umani sono considerati ospiti terminali, poiché non sviluppano una viremia sufficiente per infettare altri vettori. La maggior parte delle infezioni è asintomatica o causa sintomi lievi simil-influenzali. Tuttavia, una piccola percentuale dei contagi può evolvere in forme neuro-invasive gravi, come meningite, encefalite, paralisi flaccide o sindromi simili alla Guillain-Barré, soprattutto in soggetti anziani o immunocompromessi. E infatti erano tutti anziani o con gravi patologie i pazienti deceduti in Italia.