
Il ministero della Salute: "Si ritiene necessario avviare un nuovo procedimento di nomina dei componenti del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni". L'ordine dei medici plaude la decisione: "La salute va difesa con le evidenze scientifiche"
Alla fine ha ceduto. Dopo il braccio di ferro politico degli ultimi giorni, la pressione della comunità scientifica, affiancata da un bella fetta della società civile, ha ottenuto i risultati sperati. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha firmato il decreto di revoca della nomina di tutti i membri del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag). Nei giorni scorsi l’organismo è stato al centro di molte polemiche per via della presenza di alcuni membri che in passato hanno difeso posizioni critiche nei confronti dei vaccini, compresi quelli contro il Covid. A fare più discutere sono stati i profili del pediatra Eugenio Serravalle e dell’ematologo Paolo Bellavite.
Dopo la firma della revoca di tutti i membri del Nitag, informa il ministero della Salute in una nota, “si ritiene necessario avviare un nuovo procedimento di nomina dei componenti, per coinvolgere tutte le categorie e gli stakeholder interessati“. Il ministro rileva che “la tutela della salute pubblica richiede la massima attenzione e un lavoro serio, rigoroso e lontano dal clamore. Con questo spirito abbiamo sempre lavorato e continueremo ad agire nell’esclusivo interesse dei cittadini”, conclude la nota.
Il Nitag ha il compito di supportare le politiche vaccinali nazionali con raccomandazioni basate su evidenze scientifiche, valutazioni indipendenti e un approccio integrato alle tecnologie sanitarie. Motivo per cui molte società scientifiche hanno trovato incoerente la nomina di alcuni membri. Personalità poco affini, secondo i critici, al ruolo che dovrebbero ricoprire. Oltre all’Ordine dei medici, si erano esposti con critiche molto dure anche la Società Italiana di Pediatria, il Nobel per la fisica Giorgio Parisi, il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, e il fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” Silvio Garattini, oltreché l’associazione Patto Trasversale per la Scienza che aveva lanciato anche una petizione: in pochi giorni, sono state raccolte oltre 35mila firme.
“Accogliamo con estremo favore l’iniziativa del ministro Schillaci”, commenta Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo). “Da medici condividiamo, senza se e senza ma, la sua affermazione: la salute va difesa con rigore scientifico – prosegue -. Essere medici significa anche combattere le fake news e, soprattutto, attenersi nella pratica professionale alle evidenze scientifiche. Il vaccino rappresenta per i medici uno strumento fondamentale a favore della salute individuale e collettiva. Previene le malattie, ne riduce la gravità in chi si ammala nonostante la vaccinazione, protegge, sia direttamente che indirettamente, le persone fragili, come anziani e immunodepressi, che rischiano complicazioni o decessi”, conclude.
Soddisfatto anche Francesco Cognetti, coordinatore del Forum delle società scientifiche dei clinici ospedalieri ed universitari italiani (Foscc): “Si prende finalmente atto del ritiro dell’improvvido e sconsiderato provvedimento di nomina dei componenti del Nitag. Ora, a parte la necessità di acquisire maggiori informazioni su come un fatto di questa gravità sia potuto accadere, è assolutamente prioritario tornare ad affrontare le enormi criticità del nostro Ssn, sulle quali non è stato ancora posto in essere alcun provvedimento serio, atto ad avviarne un graduale ancorché urgente miglioramento”, commenta Cognetti.
La revoca delle nomine del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag) del ministero della Salute è stata un “atto dovuto” dice all’Ansa Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche ‘Mario Negri’. “Ha fatto bene il ministro a riconoscere che era stato un errore. Fa piacere vedere che si possono cambiare le cose quando si fanno degli sbagli. E’ una buona notizia, che può far piacere a tutti, riconoscere che i vaccini sono strumenti di prevenzione molto importanti al servizio della salute“.