Fatti a motore

Lavare l’auto in estate? Non solo estetica, ma anche sicurezza e manutenzione

Sole, sabbia e salsedine possono rovinare la carrozzeria: ecco perché serve una pulizia costante

In estate, lavare l’auto diventa più importante di quanto si possa pensare. Se spesso viene considerato solo un gesto estetico, in realtà è una pratica fondamentale per la manutenzione e la sicurezza. Gli esperti di Parclick.it, app leader in Europa per la prenotazione dei parcheggi, spiegano come durante i mesi più caldi le auto siano esposte a fattori ambientali particolarmente aggressivi: sole intenso, sabbia, polvere, salsedine e residui organici possono compromettere la vernice, corrodere le parti metalliche e ridurre la visibilità alla guida.

Nei periodi di vacanza, l’auto viene utilizzata più frequentemente per lunghi viaggi, spesso in ambienti costieri o su strade sterrate. Proprio in queste condizioni si accumulano sporco, fango e sale, sostanze che, se non rimosse tempestivamente, possono causare danni permanenti. Non si tratta solo di mantenere un aspetto curato, ma anche di preservare il valore dell’auto e prevenire usura precoce o problemi meccanici.

Una vettura pulita non è solo più bella da vedere, ma anche più sicura. Fari, parabrezza e specchietti liberi da residui garantiscono una visibilità ottimale e riducono il rischio di incidenti. Ecco perché, soprattutto d’estate, è consigliabile lavare l’auto con regolarità, idealmente ogni due settimane.

Le opzioni disponibili sono diverse, ciascuna con caratteristiche e vantaggi specifici. Il lavaggio automatico rappresenta una delle soluzioni più comode e rapide: permette una pulizia uniforme senza sforzo, con l’uso di prodotti specifici e tecnologie che rispettano la carrozzeria. Spesso questi impianti includono anche trattamenti estivi con cera protettiva contro i raggi UV, e grazie al riciclo dell’acqua risultano anche più sostenibili dal punto di vista ambientale.

Per chi desidera un maggiore controllo, i centri self-service con lavaggio a pressione offrono la possibilità di intervenire direttamente sulle zone più sporche, come cerchioni e sottoscocca. La potenza dell’acqua consente di eliminare residui più ostinati, come sabbia o fango, ed è una soluzione economica ed efficace se utilizzata con attenzione.

In contesti urbani o in assenza di acqua, il lavaggio a secco rappresenta un’alternativa interessante. Utilizzando prodotti specifici e panni in microfibra, è possibile rimuovere polvere e sporco leggero senza bisogno di risciacquo. Pur non essendo indicato per auto molto sporche, è perfetto per una pulizia rapida tra un lavaggio più profondo e l’altro.

Il lavaggio a mano professionale, spesso disponibile all’interno di parcheggi o centri specializzati, garantisce un trattamento completo e accurato. I professionisti utilizzano tecniche avanzate, talvolta anche ecologiche come il lavaggio a vapore, e possono includere servizi aggiuntivi come lucidatura, pulizia interna, trattamento di plastiche e pneumatici. Si tratta del metodo più costoso, ma anche del più accurato e personalizzabile.

Infine, per chi ama prendersi cura personalmente del proprio veicolo, il lavaggio a mano tradizionale rimane l’opzione più dettagliata. Richiede tempo, pazienza e gli strumenti giusti – come panni in microfibra, spugne morbide e detergenti specifici – ma offre il massimo controllo su ogni fase del processo. È importante seguire alcune buone pratiche: lavare l’auto all’ombra per evitare aloni, usare la tecnica dei due secchi per evitare di reintrodurre sporco, iniziare la pulizia dai cerchioni, risciacquare dall’alto verso il basso e asciugare con cura per prevenire macchie.

Non va trascurata, infine, la pulizia interna: aspirare tappetini e sedili, trattare le superfici con prodotti adatti e concludere con la pulizia dei vetri garantisce un ambiente più salubre e gradevole anche nei lunghi tragitti estivi.