
Per altri novanta giorni resterà in vigore l'aliquota ridotta del 30%. Il tycoon: "Il rapporto tra me e il presidente Xi è molto buono"
Il presidente Usa Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che estende di novanta giorni la sospensione, decisa a maggio, dei super-dazi imposti alla Cina. La proroga evita che i dazi americani sui prodotti cinesi salgano al 145%, mentre i dazi cinesi sui beni americani avrebbero dovuto raggiungere il 125%. Al momento quindi le tariffe statunitensi su Pechino restano al 30%, mentre quelle cinese sul Made in Usa al 10%. La scadenza, che avrebbe dovuto scattare il 12 agosto, è stata portata al 9 novembre. L’estensione della tregua allenta i timori di una nuova possibile guerra commerciale e concede ai due Paesi più tempo per affrontare e cercare di risolvere i nodi non ancora sciolti, dal traffico di fentanyl alle attività delle aziende statunitensi in Cina.
Già pomeriggio di lunedì, interpellato dai cronisti sulla scadenza, Trump si era mostrato aperturista, pur continuando a tenere le carte coperte: “Vediamo che succede. Stiamo trattando la Cina molto bene, stanno pagando tariffe enormi agli Stati Uniti. Anche loro ci stanno trattando abbastanza bene, il rapporto tra me e il presidente Xi è molto buono“, ha detto. Lunedì è stata diffusa la notizia che l’amministrazione Usa, con mossa senza precedenti, ha imposto ai colossi dei semiconduttori Nvidia e AMD l’obbligo di versare al governo federale il 15% dei ricavi derivanti dalla vendita in Cina di chip avanzati, in cambio della rimozione alle restrizioni all’export.