
Attacchi russi nella notte con missili ipersonici e droni. L'inviato speciale Witkoff atteso nei prossimi giorni in Russia. Putin: "Disposto a incontrare Zelensky a tempo debito"
Le forze russe hanno attaccato l’Ucraina la notte scorsa e questa mattina – 4 agosto – con un missile ipersonico aria-aria X-47 M2 Kinzhal e 162 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed. Secondo i dati preliminari, resi noti su Telegram dall’Aeronautica militare di Kiev, le difese aeree ucraine hanno abbattuto o neutralizzato con sistemi di guerra elettronica 161 velivoli senza pilota nemici su tutto il territorio. I rottami dei droni distrutti sono caduti in nove località nelle regioni di Odessa e della capitale. Non sono stati segnalati feriti o morti.
Questa mattina, attorno alle 8 italiane, le autorità ucraine avevano annunciato un’allerta antiaerea, durato circa 40 minuti, in tutto il Paese dopo che il decollo di un caccia russo MiG-31K. “Attenzione! Tutta l’Ucraina è in pericolo di attacco missilistico! È stato registrato il decollo di un MiG-31K”, ha affermato l’Aeronautica ucraina su Telegram secondo quanto riporta il media Ukrainska Pravda. L’Aeronautica ha segnalato il lancio di missili ipersonici diretti verso diverse città: “obiettivo ad alta velocità” nella regione di Chernihiv in direzione della regione di Kiev, nonché un Kinzhal in direzione di Zhytomyr e della regione di Khmelnytskyi. Poco dopo, è stato segnalato un “obiettivo ad alta velocità nella regione di Sumy proveniente dalla regione (russa) di Kursk” e un “obiettivo ad alta velocità nella regione di Kiev in direzione della regione di Zhytomyr”.
Nel frattempo, i sottomarini nucleari statunitensi annunciati da Donald Trump sono arrivati nella regione nella giornata di ieri, 3 agosto. È stato lo stesso presidente Usa a dichiararlo al giornale politico The Hill. “Ho già rilasciato una dichiarazione e la risposta è che sono nella regione, sì, dove devono essere”, ha detto Trump. Il 1° agosto il tycoon aveva annunciato il posizionamento dei sottomarini in “regioni appropriate” vicino alla Russia dopo le “dichiarazioni altamente provocatorie” dell’ex presidente russo Dmitry Medvedev. “Mosca tratta con cautela le dichiarazioni legate alle questioni nucleari e ritiene che tutti debbano essere prudenti su questo tema”, ha risposto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ricordando a Trump che in materia di politica estera russa bisogna concentrarsi su quello che dice il presidente, Vladimir Putin. Il portavoce ha disinnescato la controversia sui social media tra il presidente degli Stati Uniti e Medvedev: “La cosa principale, ovviamente, è la posizione del presidente Putin. Nel nostro Paese, la politica estera è formulata dal capo di Stato”.
Il presidente Usa, inoltre, ha affermato che il suo inviato speciale Steve Witkoff potrebbe recarsi in Russia “mercoledì 6 o giovedì 7 agosto”, per parlare con il presidente Putin. Ipotesi di incontro che non è stata smentita dal Cremlino: “Siamo sempre lieti di vedere il signor Witkoff a Mosca e siamo sempre lieti di avere contatti con lui. Li consideriamo importanti, significativi e molto utili”, ha commentato Peskov. “Il dialogo continua, gli Stati Uniti proseguono i loro sforzi di mediazione nella ricerca di una soluzione alla crisi ucraina. Questi sforzi sono molto importanti, anche nel contesto dell’attuale processo di negoziati diretti tra Russia e Ucraina. Il lavoro continua, manteniamo il nostro impegno a favore dell’idea che la soluzione preferibile per noi è, ovviamente, quella politica e diplomatica“, ha proseguito Peskov. Trump la scorsa settimana ha deciso di dare a Putin una scadenza più breve, fissata all’8 agosto, per compiere progressi nei negoziati di pace relativi all’Ucraina e ha minacciato di imporre nuove sanzioni economiche a Mosca se non saranno compiuti progressi.
Peskov ha anche dichiarato che Putin è pronto a incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo aver però preparato adeguatamente il vertice: “Tutti i lavori preparatori per l’incontro non sono ancora stati completati. Ma il presidente Putin non esclude di tenere un incontro del genere dopo che il lavoro necessario sarà stato svolto a livello di esperti e sarà stata colmata la distanza necessaria”.