
Oggi Unicredit renderà noti i dati sul secondo trimestre 2025
La Consob, l’autorità che vigila sui mercati finanziari italiani, ha sospeso per altri 30 giorni l’Offerta pubblica di scambio lanciata da Unicredit su Banco Bpm. Il termine dell’offerta sarebbe scaduto mercoledì 23 luglio. Lo scorso 21 maggio, la Consob aveva deciso una prima sospensione per consentire ad Unicredit di valutare le ricadute dell’esercizio del golden power da parte del governo e di fornire informazioni chiare agli investitori.
Il provvedimento del governo è stato peraltro annullato dal Tar in alcune sue parti, obbligando l’esecutivo a ripensare e riscriverlo. Il golden power è una facoltà attribuita al governo di bloccare operazioni ritenute pregiudizievoli degli interessi nazionali in settori strategici. L’utilizzo di questo strumento nel caso di un’offerta di una banca italiana su un’altra banca italiana è stato stigmatizzato pure dalla Commissione Ue. Mercoledì, Unicredit renderà noti i dati sul secondo trimestre 2025.
La Consob ha deciso per la sospensione perché, considerato la “sentenza del Tar e la valutazione espressa dalla Commissione Ue”, la “situazione di incertezza creatasi non consente ai destinatari, allo stato di pervenire a un fondato giudizio sull’offerta”.
La delibera Consob che comunica lo stop di altri 30 giorni dell’ops di Unicredit-Bpm cita una lettera “del 15 luglio” che a seguito della sentenza del Tar, il gruppo di Piazza Gai Aulenti ha inviato a palazzo Chigi. Nella lettera Unicredit chiede alla “presidenza del Consiglio dei ministri e all’amministrazione competente per il monitoraggio di avviare un contradditorio in merito alle prescrizioni imposte dal decreto, al fine di dare seguito alle indicazioni contenute nella sentenza del Tar finalizzate all’instaurazione di idonee (ed auspicabilmente virtuose) modalità di interlocuzione tra la pubblica Autorità” e la banca.