Fatti a motore

Renault E-tech, una gamma completa per democratizzare la mobilità sostenibile

Sei modelli, 150 brevetti e un'architettura ibrida per consumi bassi e prestazioni al top

Brevetti specifici e conoscenze mutuate in Formula 1. È anche così che Renault ha sviluppato la tecnologia elettrica trasferita nei sistemi Full hybrid E-Tech il cui obiettivo è quello di democratizzare le mobilità sostenibile con costi accessibili per non limitare la libertà di movimento delle persone, indipendentemente dalla fascia di reddito.

La soluzione E-Tech impiega una batteria, un motore termico, due unità elettriche e l’innovativa trasmissione multimode con innesti frontali, priva di frizione e sincronizzatori. In città la Losanga promette “fino all’80% del tempo di guida in modalità full electric” con una riduzione potenziale dei consumi fino al 40% rispetto alle alimentazioni convenzionali nel ciclo urbano di omologazione. L’offerta E-Tech, in realtà, è anche esclusivamente elettrica, con almeno una vettura in ogni segmento di mercato.

La gamma full hybrid comprende Clio e Captur nel segmento B, Symbioz e Austral in quello C e, infine, Espace e Rafale nel D. Tra gli altri “dettagli” che aumentano l’efficienza delle vetture Full Hybrid ci sono l’avvio sistematico in modalità elettrica e la frenata rigenerativa che, esattamente come avviene nelle macchine a batteria, assicura elevate capacità di ricarica.

Gli scambi tra la scuderia Renault di Formula 1 e gli ingegneri della Losanga sono cominciati già nel 2013, tanto che diversi tra tecnici ed esperti che avevano lavorato allo sviluppo del propulsore ibrido delle monoposto da competizione sono diventati responsabili dei modelli E-Tech. I brevetti depositati e riconosciuti per queste soluzioni sono oltre 150.

L’architettura ibrida cosiddetta in “serie-parallelo” offre il massimo delle combinazioni e riduce al minimo la CO2 in fase di utilizzo con percorrenze da primato che, a seconda dei modelli, oscillano tra i 900 e 1.100 chilometri nel ciclo di omologazione Wltp. Per i sistemi fino a 145 Cv di potenza, Renault ha optato per l’adozione del benzina aspirato a quattro cilindri da 1.6 litri abbinato ad una batteria ad alto voltaggio da 1.2 kWh, mentre per quelli che arrivano fino a 200 Cv ha scelto il tre cilindri turbo da 1.2 litri e un accumulatore da 2 kWh. Sui primi è possibile variare l’entità della rigenerazione in fase di decelerazione agendo sulla leva del cambio, passando alternativamente da D a B, mentre per quel che riguarda i secondi il conducente dispone di palette al volante grazie alle quali può modulare l’intensità della rigenerazione in fase di decelerazione. “L’effetto frenante del sistema, al rilascio dell’acceleratore, può essere gestito rapidamente e in maniera intuitiva durante la guida”, ha spiegato il costruttore francese.