Società

Mi danno del qualunquista ma io, se il bus ritarda, il biglietto a Firenze non lo pago più!

Giudizi “qualunquisti, superficiali e fazioni”. Così Cgil, Cisl Uil e Faisa Cisal hanno giudicano la mia esperienza sugli autobus a Firenze, raccontata in un post precedente. Ne prendo atto

Giudizi “qualunquisti, superficiali e fazioni”. Così Cgil, Cisl Uil e Faisa Cisal hanno giudicano la mia esperienza sugli autobus a Firenze, raccontata in un post precedente. Ne prendo atto leggendo un articolo di Mario Lancisi su Il Corriere Fiorentino del 5 luglio scorso. Addirittura, dicono che dalle mie parole “la categoria degli autisti ne esce distrutta”.

Riavvolgiamo il nastro o, meglio, direi ai sindacati di leggere meglio quanto scritto. Come si fa ad essere qualunquisti raccontando che una turista americana, in sedia a rotelle, viene lasciata a piedi da un autista che aveva fretta di andare non si sa dove? O che è vietato, spesso, chiedere ad un autista come mai l’autobus è arrivato in ritardo. Il servizio clienti di Autolinee Toscane, poi, sembra il gioco delle scatole cinesi: alla fine arrivano a risponderti, con settimane di ritardo, ammettendo “sì, l’autobus è arrivato in ritardo. Buona giornata”.

Mi è capitato di parlare con un controllore di Holacheck, l’azienda a cui è stato appaltato il diritto di multare i passeggeri sugli autobus. “Mi scusi, le sembra normale che un autobus fa ritardo di un’ora e io devo pagare il biglietto?”, chiedo. “Certo, è nel regolamento!” risponde. “Eppure quando si prende l’aereo e arriva in ritardo, il biglietto viene rimborsato tutto o in parte…”. Risposta automatica: “Legga il regolamento”. Se si chiede come contestare una multa, quelli di Holacheck ti mandano da Autolinee Toscane che, a loro volta, ti rispediscono da Holacheck. Così anche se la multa l’hai presa ingiustamente, perché stavi ad aspettare il bus, per ore, sotto al sole, e ti permetti di non pagare, perché intanto il datore di lavoro ti decurta il ritardo dalla busta paga, è impossibile contestarla perché c’è un rimbalzo di responsabilità.

A Firenze è chiaro che della situazione degli autobus non interessa a nessuno. Né alla sindaca Funaro, né al suo assessore ai Trasporti. Allora sapete che c’è: il biglietto, se il bus ritarda, a Firenze io non lo pago più!