
È successo lo scorso 6 giugno, quando una trentina di ragazzi sono usciti nel cortile a petto nudo con striscioni con scritte in stile fascista. I genitori: "Gesto inaccettabile. Dove è la responsabilità della scuola?"
Petto nudo, striscioni appesi e saluto fascista. È quanto si vede nella foto di gruppo scattata lo scorso 6 giugno da una trentina di maturandi nel cortile del liceo Malpighi di Roma. Il gesto, a cui le poche ragazze presenti non hanno preso parte, ha suscitato profonda delusione e “ferma indignazione” in tutto il corpo docente.
Di qui i provvedimenti della preside Paola Virogoso che, dopo aver definito l’episodio “grave”, ha annunciato la decisione di “abbassare il voto di condotta, che ormai ha un grosso peso specifico”. Una misura presa nel rispetto dei valori della scuola, che “investe molto sull’educazione civica” e che rispecchia “la profonda amarezza”.
Alla dura reazione della dirigenza scolastica, si aggiunge la rabbia dei genitori. “Questo gesto, che richiama esplicitamente un’ideologia condannata dalla nostra Costituzione, è per noi inaccettabile – scrivono in un comunicato – Non possiamo tollerare oltre che la scuola, luogo di formazione, democrazia e legalità, venga trasformata in palcoscenico di propaganda e impunità. Ci chiediamo: dove sono finite le responsabilità educative di chi dirige l’istituto e dei docenti? Perché non vi è stata alcuna presa di posizione pubblica o disciplinare? Che messaggio si sta dando ai ragazzi e alle ragazze, cittadini di questa Repubblica?”, concludono.