Economia

Morto Franzo Grande Stevens, storico avvocato della famiglia Agnelli e della Fiat

È morto Franzo Grande Stevens, storico avvocato della famiglia Agnelli. Presidente onorario della Juventus, avrebbe compiuto 96 anni il prossimo 13 settembre. Lo rendono noto fonti vicine alla famiglia. Origini inglesi, nato nel 1928 a Napoli, si laurea nel capoluogo campano nel 1951. Si trasferisce a Torino nel 1953, dove inizia il sodalizio con l’avvocato Vittorio Chiusano, il padrone della Fiat Gianni Agnelli e la famiglia dell’imprenditore. Per il suo ruolo era stato soprannominato l’avvocato dell’Avvocato. Tante le cariche ricoperte nelle società della galassia Agnelli. È stato vicepresidente della Fiat, presidente di Toro Assicurazioni, consigliere di amministrazione di Ifil ed Rcs.

Tra i suoi clienti anche altri nomi noti dell’alta borghesia torinese, tra cui la famiglia Pininfarina, Lavazza e Carlo De Benedetti. I ruoli ricoperti e la partecipazioni a tutte le vicissitudine si sono tradotti anche nel coinvolgimento in alcune inchieste. Una delle più importanti ha riguardato la costruzione dell’architettura finanziaria che, nel 2005, consentì alla famiglia Agnelli di mantenere il controllo del gruppo Fiat nonostante la diluizione della quota azionaria conseguente alla conversione del prestito ponte erogato dalle banche per salvare la casa automobilistica. Alla fine di un lungo iter giudiziario, la Cassazione ha annullato la condanna per sopravvenuta prescrizione. Più di recente lo studio Grande Stevens aveva subito le perquisizioni della Guardia di Finanza in relazione all’inchiesta sull’eredità Agnelli.

“Franzo Grande Stevens è stato un giurista eccelso, un grande juventino e soprattutto un amico della mia famiglia, che ci ha accompagnato per tanti anni con professionalità, intelligenza e profonda cultura. Ci stringiamo con affetto a tutta la sua famiglia” commenta John Elkann, presidente di Stellantis e amministratore delegato di Exor. “Con la sua scomparsa Torino perde una mente acuta, figura importante nella storia giuridica, economica, culturale, sportiva della nostra città. Condoglianze sentite vanno alla sua famiglia e ai suoi cari”, afferma il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.

Messaggio anche dall’ Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea. “”L’Istituto, si legge, ricorderà sempre il suo coraggioso e concreto impegno giovanile a sostegno dei combattenti antifascisti nella Spagna di Franco, l’eredità professionale di Dante Livio Bianco, raccolta come giovane avvocato e portata avanti fino ad oggi, la sua presenza autorevole nella vita culturale torinese ed italiana, il suo fattivo impegno a sostegno di innumerevoli iniziative dell’Istituto”.