
L'Italia è crollata 3 a 0 contro la Norvegia e ha già quasi detto addio alla qualificazione diretta al Mondiale 2026. Il tecnico difende il gruppo che ha scelto, ma ora potrebbe saltare
“Farò la prossima partita contro la Moldova e poi parlerò con Gravina perché c’è bisogno che ci parli delle intenzioni che ho e sulle scelte che faccio”. Il commissario tecnico della Nazionale italiana Luciano Spalletti è già in bilico. Il presidente della Figc Gabriele Gravina lo ha confermato un anno fa dopo la figuraccia all’Europeo, potrebbe non farlo più dopo la scandalosa prestazione di Oslo: l’Italia è crollata 3 a 0 contro la Norvegia e ha già quasi detto addio al primo posto che vale la qualificazione diretta al Mondiale 2026. Lo scenario da incubo si è concretizzato subito, alla prima partita del Gruppo I: inevitabile per un movimento, da Gravina a Spalletti, che fa proclami ma non intende cambiare nulla.
Dopo la disfatta, Spalletti si presenta prima ai microfoni Rai e poi a quelli di Sky Sport. E parte dalle rivendicazioni: “Questo è un gruppo che ho scelto e ci vado avanti. C’è da migliorare, non possiamo dare vantaggi come quelli di stasera. Si va avanti con questo gruppo e questo progetto, è il migliore che abbiamo valutato”. Le giustificazioni del ct per una disfatta clamorosa però sono poche e confuse: “Abbiamo preso quel primo gol che era evitabile, poi negli spazi larghi hanno avuto un paio di individualità che ci hanno messo in difficoltà, poi è diventato tutto più difficile. Dopo il 2-0 si sono ripiegati, aspettavano nella loro metà ed era difficile trovare spazi. La mancanza di giocatori per l’uno contro uno fa la differenza”. Eppure Zaccagni e Politano non sono stati convocati.
Poi Spalletti dice: “Ci vuole morale a sostenere le qualità tecniche di un calciatore. Dopo una prestazione del genere ti fai diverse domande e ti rendi che ci sono delle complicazioni, che vanno affrontate. A livello individuale penso che si possa fare qualcosa in più. Io comunque vado avanti con questo gruppo perché penso abbia delle qualità“. Ora però il tecnico di Certaldo è arrivato a 23 panchine con l’Italia: 11 vittorie e 6 sconfitte da settembre 2023. Il progetto dovrebbe essere molto più avanti. Invece ci si trova di fronte allo spettro degli spareggi per andare ai Mondiali: “Rischio playoff? E’ un discorso giusto, è la verità, siamo di fronte alla realtà. Si affronta la difficoltà di questo spettro e si va a vedere che non si accetta questa cosa”, la replica di Spalletti. Ora bisognerà capire se ci sarà ancora lui a guidare l’Italia verso questa grande difficoltà, l’incubo di un terzo Mondiale senza la Nazionale azzurra.