
“Buona discussione con il senatore (statunitense, ndr) Lindsay Graham. L’Ue sta preparando il suo diciottesimo pacchetto di sanzioni dure, tra cui l’abbassamento del tetto massimo del prezzo del greggio. Queste misure, insieme a quelle statunitensi, aumenterebbero notevolmente l’impatto congiunto delle nostre sanzioni”, scrive su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen al termine dell’incontro con Graham, che si è svolto a Berlino.
Good discussion with @LindseyGrahamSC
The EU is preparing its 18th package of hard-biting sanctions, including lowering the crude oil price cap.
These steps, taken together with US measures, would sharply increase the joint impact of our sanctions.
Read-out ↓
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) June 2, 2025
L’annuncio sostiene le quotazioni del greggio, nonostante il nuovo incremento della produzione deciso sabato dall’Opec+. Il Wti. greggio di riferimento per gli Stati Uniti, si scambia sopra i 63 dollari al barile, con un + 4,2% su venerdì. Il Brent, greggio di riferimento per l’Europa, sale sopra i 65 dollari (+ 3,8%).
Von der Leyen ha chiarito l’obiettivo: “abbiamo bisogno di un vero cessate il fuoco, abbiamo bisogno della Russia al tavolo dei negoziati e dobbiamo porre fine a questa guerra. La pressione funziona, perché il Cremlino non capisce nient’altro. Per questo motivo il Presidente ha accolto con favore l’impegno del senatore Graham ad aumentare la pressione sulla Russia e a portare avanti la legge in Senato la prossima settimana”, si legge in una nota della Commissione.
Sinora il tetto imposto al prezzo del petrolio russo ha avuto un impatto limitato. Mosca è stata in grado di “mascherare” il suo greggio triangolandolo con altri paesi, oppure ne ha dirottato la vendita verso paesi che non applicano la limitazione. Le quotazioni attuali del petrolio non sono molto lontane dal limite attualmente in vigore (60 dollari al barile),