
Quale termine diverso (se non peggiorativo) da "bestie" possiamo usare nei confronti di questi due personaggi?
di Massimo Santantonio
Stiamo assistendo, molti di noi attoniti, altri temo gongolanti, a qualcosa di pazzesco. Esiste un vocabolario, esistono parole forti da usare se si vuole. E io credo che queste parole forti si dovrebbero usare come risposta non solo a parole oltraggiose, ma ad atti offensivi. Dobbiamo poter dire che il comportamento di Trump durante i suoi incontri nello Studio Ovale è schifoso, così come il suo atteggiamento verso i media che non gli sono favorevoli.
Ma vorrei qui limitarmi, anche perché mi tocca da vicino, a toccare il tema dell’atteggiamento verso le Università, concludendo poi con una domanda. Semplifico all’osso, visto che questo atteggiamento ostile è già stato ampiamente commentato per la sua valenza tremendamente eversiva.
Ho ascoltato sgomento un discorso del vicepresidente Vance nel quale diceva, più o meno testualmente, “non nascondiamocelo: i professori universitari sono il male principale di questo Paese”. Poi un altro membro dell’Amministrazione, Kristi Noem, ha emanato l’editto fascista contro l’Università di Harvard.
Mi limito a questi due fatti di tragico, incommensurabile significato politico e culturale, e a proposito dell’esistenza di un vocabolario da poter utilizzare chiedo: quale termine diverso (se non peggiorativo) da “bestie” possiamo usare nei confronti di questi due personaggi? La seconda è colei che ha orgogliosamente ucciso il proprio cane in quanto refrattario ad ubbidirle, e che ha inorridito il mondo mettendosi provocatoriamente in posa davanti alla gabbia dei deportati (molti, non certo io, avranno pensato cosa le sarebbe potuto succedere se il guardiano si fosse distratto e lei avesse trascorso una mezz’oretta in quella gabbia).
E allora il pensiero va al ministro Matteo Salvini. Egli, duplicando non solo i pensieri ma finanche il colore della cravatta di un presidente che sta corrompendo i valori cardine di una democrazia e si macchia di comportamenti ed atti rivoltanti, ebbe a dire che l’ottima qualità della squadra di governo da lui scelta – che tra l’altro include un no-vax/cospirazionista a capo del Dipartimento della Salute – prometteva un futuro radioso.
Ecco io, se potessi, chiederei a Salvini molto semplicemente se alla luce anche solo dei fatti precedentemente citati si senta ancora orgogliosamente parte di questa schiera di neo-barbari. Solo questo.