
L'ultimo contatto con la figlia era stato intorno alle 20.30: alla madre aveva detto che sarebbe tornata a breve a casa. Sono passate ore e la ragazza non ha più risposto al suo cellulare
La madre di Martina Carbonara uccisa a colpi di pietra dal 18enne che non accettava la fine della loro relazione, ha affidato a Facebook il ricordo della figlia on una foto: “Figlia mia, chi ti ha fatto del male la pagherà. Vola in alto, ora starai con i miei genitori. Tu sei stata importante e lo sarai x sempre”. “Voglio solo giustizia. Voglio l’ergastolo per questo ragazzo. Che peccato ha fatto mia figlia? Era bella come il sole. Ora tornerò a casa e trovero la sua stanzetta vuota” ha poi dichiarato Enza Cossentino ai giornalisti.
“Un bravo ragazzo” – La donna ha raccontato che Alessio Tucci ha collaborato alle ricerche e che è stato raggiunto dai carabinieri proprio a casa sua. “Ma ho pensato subito che c’era qualcosa che non andava“, aggiunge, spiegando di avere avuto “un brutto presentimento” nella serata di lunedì, quando ha provato varie volte a chiamare la ragazza. Enza racconta che Martina non voleva più avere a che fare col suo ex: “L’amore può finire. Ma si può morire così?”. “Imiei vicini dicevano che era uno bravo. A sapere che poi si è rivelato un mostro” prosegue la signora che non riesce a credere che “anche quando erano in corso le ricerche è stato a casa mia”.
I due ragazzi – lei 14 anni, lui quasi 19enne – si sarebbero lasciati circa due settimane fa, dopo che Martina avrebbe ricevuto uno schiaffo. “In quella occasione dissi a mio figlia di badare bene a questa situazione”. “Ho sentito mia figlia l’ultima volta alle 20,15 di lunedì. Le ho detto quando sarebbe tornata per la cena. Poi più nulla”.
La donna riferisce che al momento non è stato ritrovato lo smartphone della ragazza, grazie al quale sarà possibile ricostruire gli spostamenti della vittima e del suo ex. “Quando l’ho sentita per l’ultima volta ho percepito che era alterata. Forse lui era presente”, prosegue. Martina era iscritta al primo anno dell’istituto alberghiero e sognava di diventare una chef stellata. “Ho saputo che è stata messa in un sacco di spazzatura, ma come si fa?“, dice ancora disperata la donna.
L’ultimo contatto – La donna, subito dopo la scomparsa dell’adolescente che era uscita a magiare un gelato con un’amica il pomeriggio del 26 maggio, aveva lanciato un appello sui social chiedendo aiuto a chi avesse notizie per contattarla o per contattare i carabinieri: “Cerco mia figlia, non si trova, da casa è uscita dalle 19. Chi la vedesse mi contattasse al n xxx. Oppure ai carabinieri ad Afragola nelle Salicelle”.
Il dolore di Afragola – È “una spina nel cuore” la scomparsa della giovane Martina, per i fedeli che si sono riuniti per pregare nella basilica di Sant’Antonio da Padova ad Afragola che dista qualche centinaio di metri dall’abitazione di via Imbriani, dove la quattordicenne abitava con il papà e la mamma. I frati hanno pregato appena hanno saputo la notizia. ll luogo dove è stato trovato il cadavere della ragazzina dista circa un chilometro dall’abitazione. Nel condominio dove viveva la vittima sono tutti sconvolti.
“Non stiamo dormendo da giorni “, dice in lacrime Bruno Rota, un anziano condomino che ha visto crescere Martina, che frequentava il primo anno della scuola superiore che si trova sul Rettifilo. Dinanzi alla palazzina cinque, sei persone con gli occhi incollati agli smartphone per seguire gli sviluppi della vicenda. “Non abbiamo parole e non abbiamo più lacrime’, dicono. “Siamo stati tutti in angoscia dalla serata di lunedì ma mai avremmo immaginato che finisse così “, aggiungono. “Non meritava tutto ciò “, dice un’anziana.