
Si tratta, secondo il New York Post, di William Duplessie, un importante esponente nel mondo delle criptovalute tra i soci di un fondo con sede a Lugano
C’è un secondo arresto per il sequestro e la tortura di Michael Valentino Teofrasto Carturan, l’italiano di 28 anni rapito a New York. L’uomo si è consegnato alle autorità ed è stato interrogato: gli agenti ritengono che abbia aiutato il trader di criptovalute John Woeltz nel sequestro.
Si tratta, secondo il New York Post, di William Duplessie, un importante esponente nel mondo delle criptovalute che nel 2019 ha fondato il Pangea Digital Asset Group e il Pangea Blockchain Fund, con sede a Lugano, in Svizzera, insieme al padre James e al fratello Stephen. Secondo alcune fonti, Duplessie e Woeltz erano “soci in affari” in un’iniziativa in corso.
Duplessie verrà incriminato per rapimento e sequestro di persona, ha detto una funzionaria della polizia di New York a Good Day New York martedì mattina. Carturan è stato trattenuto per due settimane in un appartamento di SoHo: i suoi sequestratori, secondo le accuse, erano a caccia dei suoi codici di accesso ai conti di criptovalute.
Nella vicenda sarebbe coinvolta anche Beatrice Folchi, una giovane italiana originaria di Latina. Tuttavia, la donna è stata rilasciata dall’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan, che ha rifiutato di incriminarla in attesa di ulteriori indagini.
La madre di Woelz ha dichiarato che suo figlio è un fan della prima ora delle criptovalute e che è stato ingannato da un altro trader di criptovalute che lo ha isolato dalla famiglia e che potrebbe essere la mente di quanto accaduto. “Ci siamo preoccupati quando questa persona è entrata nella sua vita. Da tempo siamo preoccupati per il benessere di John e per l’influenza che queste persone avevano su di lui”, ha detto Joan Woeltz al New York Daily News.