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“Illeciti accademici e frode scientifica”: Harvard revoca la cattedra all’italiana Francesca Gino

La docente era già stata sospesa nel 2023 per la manipolazione di dati per supportare le sue tesi in almeno quattro studi. Ha negato tutte le accuse e presentato una causa da 25 milioni di dollari contro l'ateneo

L’università di Harvard ha revocato la cattedra all’italiana Francesca Gino, assunta a tempo indeterminato. La decisione, resa nota dall’emittente di Boston Gbh News, è stata presa al termine di una lunga contesa legale passata anche per i tribunali, che ha visto la docente, nota per le sue ricerche sull’onestà e il comportamento etico, accusata di gravi illeciti accademici e di frode scientifica. Francesca Gino ha negato tutte le accuse e ha presentato una causa da 25 milioni di dollari contro Harvard, il preside della Business School Srikant Datar e i blogger di Data Colada, accusandoli di diffamazione, discriminazione di genere e violazione della privacy. Tuttavia, lo scorso settembre un giudice federale di Boston aveva respinto le imputazioni, stabilendo che l’attenzione nei confronti della Gino, in quanto personaggio pubblico, era protetto dal Primo Emendamento della Costituzione.

A confermare la notizia della revoca della cattedra è stato un portavoce dell’università, dopo che i dirigenti hanno comunicato la notizia ai colleghi della Gino durante una riunione a porte chiuse la scorsa settimana. Le indagini risalgono però al 2023, sulla base di elementi emersi su Data Colada, un blog gestito da un gruppo di scienziati comportamentali che analizzano criticamente la ricerca accademica. Una ricerca che si era conclusa con la sospensione con congedo amministrativo non retribuito per la manipolazione di dati per supportare le sue tesi in almeno quattro studi.

Il caso ha acceso un ampio dibattito all’interno della comunità accademica, già sotto i riflettori per le ultime decisioni del presidente Donald Trump, e ha sollevato interrogativi sull’integrità della ricerca, la responsabilità delle istituzioni nel contrastare le frodi scientifiche e l’equilibrio tra la tutela della reputazione dei professori e la necessità di trasparenza. Secondo Gbh News, si tratterebbe del primo caso di revoca di tenure, lo status di docente a tempo indeterminato equivalente alla cattedra italiana.