La nuotatrice azzurra: "Sentirmi dire che non sono italiana solo perché sono mulatta è ripugnante"

Il record italiano dei 100 stile libero (53”01) sottratto a Federica Pellegrini l’ha fatta emergere e ora è sulla cresta dell’onda. La 18enne Sara Curtis ha concesso un’intervista al Corriere della Sera in cui ha avuto modo di raccontarsi. Dal paragone con la mitica nuotatrice italiana alla scelta di trasferirsi in America fino al rapporto con gli haters che non perdono occasione di sminuirla sui social.
“Ho migliorato un record che le apparteneva dal 2016, ma Federica resta una icona: ha fatto la storia del nuoto nei 200 stile. Io sono una velocista, le mie gare sono sui 50 e 100 metri. Sono diversa e vorrei cominciare a crearmi la mia piccola stradina”, ha ammesso Curtis. La 18enne azzurra è ora diretta negli Stati Uniti dopo aver accettato un’offerta della Virginia University: “È dallo scorso settembre che ci pensavo ogni giorno. Sentivo di voler cambiare qualcosa nella mia vita. Ho stilato una lista di tutti i pro e i contro, alla fine mi sono detta: ‘Sara buttati, se il treno passa in questo momento è per un motivo preciso’. Quelli della Virginia University mi cercavano da un po’ di tempo. Il coach Todd DeSorbo mi aveva contattata nel 2023, ma io non gli avevo risposto”.
Ma a causa di questa scelta in molti l’hanno accusata di aver “tradito” l’Italia: “Io non sto andando negli Usa per divertirmi, ma per migliorarmi come atleta e come persona. Non sto proprio scappando, il tricolore lo vestirò per sempre perché sono italiana. A dispetto di quello che può pensare qualche ignorante“. Curtis ha quindi fatto riferimento ad alcune frasi che ha letto sui social: “Alcuni scrivono che il mio record italiano in realtà è nigeriano. Sono frasi che mi fanno ribrezzo. Questi signori dovrebbero sfogliarsi la Costituzione, sapere che tra i requisiti per avere la cittadinanza c’è quello di avere almeno un genitore italiano. Mio papà è italiano, mia mamma è nata in Nigeria dove io non sono mai stata, ma un giorno ci andrò. Essere nata da due culture diverse è il mio grande arricchimento. Nella mia classe all’Istituto Tecnico Economico di Savigliano siamo in nove, c’è solo una ragazza che ha entrambi i genitori italiani. Sentirmi dire che non sono italiana solo perché sono mulatta è ripugnante“, ha sostenuto Curtis.