
Si dovrebbe sapere che il fascismo non è soltanto un evento storico politico, ma come sosteneva Benedetto Croce è una malattia morale dell'anima
di Giorgio Boratto
Si dovrebbe sapere che il fascismo non è soltanto un evento storico politico, ma come sosteneva Benedetto Croce è una malattia morale dell’anima. E’ vero, il fascismo come il nazismo non sono solo un fenomeno politico, ma anche il più grande attacco all’evoluzione umana alla sua parte migliore: quella che vuole la pace e la felicità; sono il disperato tentativo di fermare la volontà di andare “oltre”. Il fascismo con il nazismo sono in sostanza le più alte forme di disumanità.
Il fascismo vive sempre in ognuno di noi quando si dà adito all’egoismo, alla crudeltà; quando si dà forza alla conservazione, quella che ci tiene legati al sangue, alla tribù… insomma esiste un piccolo fascista in ognuno e questo è giunto fino a noi da quando l’ingordigia e la violenza dell’uomo delle caverne, avevano un senso per superare le difficili condizioni di vita di quei tempi.
Il fascismo, come il nazismo, risultano un copione di vita che viene assunto nell’infanzia; più tardi, con il perbenismo e una certa educazione che non ci vuole né soli, né adulti, fa scaturire il perfetto fascista che è pronto a svolgere il suo ruolo sociale, a recitare la sua parte. Poi si farà presto a trovare un capro espiatorio utile per addossargli il nostro male: con queste idee nascono i crimini contro l’umanità. Purtroppo poi la storia si ripete e la zavorra fascista ci riporta in basso.
Per questo l’antifascismo è e rimane sempre d’attualità. Al di là della Resistenza.