
Il gip di Roma sull'indagato: "Forte autocontrollo e lucidità" e "nonostante egli avesse detto più volte di non riuscire a vivere senza Ilaria e a non immaginare una vita senza di lei, dopo averla brutalmente uccisa ed essersi liberato del cadavere della ragazza, riesce a rientrare nella normalità sin da subito"
Una piadina dopo aver aggredito alle spalle Ilaria Sula dopo che le gli aveva mostrato una chat di Tinder con un altro ragazzo. Mark Antony Samson, che ha usato il coltello con cui aveva preparato i panini con la mortadella per colazione per uccidere Ilaria Sula, non è rimasto schiacciato dalle sue azioni, ma ha mostrato un atteggiamento di “forte autocontrollo e lucidità”, ragiona la giudice per le indagini preliminari di Roma, Antonelli Minunni. Nell’ordinanza di convalida del fermo la gip certifica come “sussista una granitica piattaforma probatoria” nei confronti del giovane che “nonostante egli avesse detto più volte di non riuscire a vivere senza Ilaria e a non immaginare una vita senza di lei, dopo averla brutalmente uccisa ed essersi liberato del cadavere della ragazza, riesce a rientrare nella normalità sin da subito“.
L’incontro con l’amica – Nelle undici pagine del provvedimento si ricostruisce come Samson incontri “l’amica di lei, con cui mangia una piadina, parlando di problemi che aveva con Ilaria (che aveva ucciso poco prima), e nello stesso tempo disquisendo di questioni superficiali e banali (come il compleanno del ragazzo dell’amica o i cornetti comprati per una fantomatica ragazza)”. Ma non solo il giovane “non si pone alcuno scrupolo nell’inviare al padre della ragazza, pur sapendo di averla uccisa lui, dei messaggi fittiziamente provenienti dalla figlia. Stessa cosa fa con le amiche di lei, fingendosi Ilaria, illudendole che l’amica fosse ancora viva. Colpisce il fatto che fa tutto questo sin da subito”.
Rabbia, frustrazione e paura – Nel corso dell’interrogatorio l’indagato “fa più fatica a riportare il contenuto delle chat che Ilaria ha avuto con altri ragazzi, piuttosto che nel raccontare cosa sia successo la mattina del 26 marzo. La sua sofferenza è per ‘avere perso una parte di sé, la ragione per cui lui sorrideva e che gli faceva sempre compagnia, oltre al fatto che ‘gli amici non avrebbero più visto il Mark di sempre che conoscono tutti’ piuttosto che – sottolinea la gip – per il dolore per una ragazza di 22 anni che ha perso la vita, a causa sua, unicamente perché voleva fare altre esperienze e conoscenze”. Un atteggiamento di possesso e rancore: “… Ha agito spinto dalla rabbia e dalla gelosia provata una volta scoperti i messaggi che Ilaria aveva ricevuto da un altro ragazzo… Rabbia, frustrazione e paura ossessiva di perdere Ilaria, sono sentimenti che il Samson aveva in tutti questi mesi. Lui non accetta la fine della relazione, né il fatto che la ragazza conosca altre persone. Continuamente chiede consigli sul da farsi ad amici, per poi non metterli in pratica, nell’impossibilità di riuscire a distaccarsi definitivamente da lei”.
L’ultimatum di Ilaria – Suona così come una tragica beffa la frase pronunciata dall’indagato: “Ero pronto a combattere per riavere Ilaria come fidanzata”. Un rapporto “con alti e bassi” come tutti. Poi qualcosa cambia perché Ilaria, brillante studentessa di Statistica, tre mesi fa gli aveva chiesto “di prendere visione dei voti degli esami universitari. Lui riferiva che questo ha sempre rappresentato un grosso problema, quasi un trauma, sin da quando frequentava la scuola elementare. Ha sempre avuto – ha raccontato il giovane assassino – un’ansia di prestazione specialmente nei confronti dei genitori.
Samson ha dichiarato che llaria gli aveva dato un ultimatum nel senso che se non glieli avesse fatti vedere lo avrebbe lasciato, anche perché lei al suo posto non avrebbe avuto problemi a mostrarglieli. A fine gennaio 2025 decidono quindi di prendersi una pausa di riflessione, che però di fatto non c’è mai stata, posto che hanno sempre continuato a vedersi”. Il 23enne nell’interrogatorio ha dichiarato che “però l’atteggiamento di Ilaria era altalenante, a volte lo trattava come un fidanzato, altre volte come un semplice amico”.
A inizio marzo la situazione va oltre il litigio e il battibecco tra due fidanzati, quando Ilaria gli confida di essersi iscritta a una piattaforma “lui rimane scioccato e incredulo di quanto la ragazza gli avesse confidato dicendole che ‘era inutile utilizzare l’app per capire se mi amava’. Continuano quindi a vedersi per altri dieci giorni anche se lei appariva più fredda e distaccata e voleva uscire con le sue amiche anche da sola. La situazione permane altalenante, con Ilaria, a detta del ragazzo che a volte lo trattava affettuosamente come fidanzato e altre volte manifestava freddezza nei suoi confronti”. Ma invece di darsi pace l’ha aggredita alle spalle dopo che la ragazza aveva ripreso il suo telefono. “Non ha gridato” ha detto lui.