
È bastata una voce per muovere 6mila miliardi di dollari di capitalizzazione solo sul principale indice di Wall Street, lo S&P500, nel giro di 30 minuti. Si tratta della più violenta oscillazione di sempre a Wall Street, in una giornata di scambi selvaggi caratterizzata da altissima volatilità. Gli indici newyorkesi hanno tutti aperto in deciso calo, con flessioni di quasi il 4%. Poi, l’emittente Cnbc riporta una dichiarazione del consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett secondo cui il governo Usa starebbe valutando una pausa di 90 giorni sui dazi, fatta eccezione per la Cina.
In un attimo gli indici virano al rialzo. L’S&P500 arriva a guadagnare circa il 4%, muovendosi di 8 punti percentuali. Stiamo parlando dell’indice più capitalizzato al mondo, un listino che vale nel suo insieme oltre 40mila miliardi di dollari e raggruppa le maggiori 500 aziende statunitensi quotate. Passa circa mezz’ora e la Casa Bianca smentisce l’intenzione di sospendere i dazi, a quel punti tutti i listini virano di nuovo al ribasso, in 20 minuti l’indice perde tutto quello che aveva guadagnato nella mezz’ora precedente. Per investitori esperti, costantemente attivi sui mercati (anche attraverso algoritmi per velocissime trading automatizzati) queste oscillazioni sono incredibili occasioni di guadagno. Per la Sec, l’autorità che vigila sui mercati statunitensi e sulla correttezza degli scambi, sembra esserci molto lavoro da fare.