
La Lega tenta una correzione degli acconti Irpef con un emendamento al decreto P.a all’esame della Camera. “Al fine di non penalizzare i lavoratori dipendenti e pensionati, con particolare riguardo al settore del pubblico impiego, si legge nella proposta di modifica a prima firma Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto legge, gli acconti Irpef per il 2025 sono calcolati sulla base dei dati reddituali e di imposta riferiti all’anno solare 2024″.
La Cgil aveva denunciato che, nonostante il passaggio a tre aliquote Irpef, quest’anno si sarebbero comunque dovuto pagare gli acconti con il vecchio regime a quattro scaglioni, “nettamente superiori agli attuali“. Una differenza che comporterebbe il versamento di 4,3 miliardi di euro in più. Denaro che verrebbe poi restituito soltanto nel 2026. A titolo di esempio, per un percettore di un reddito da 27mila euro e con una detrazione per familiari a carico il debito fiscale sale da zero a 240 euro. Due giorni fail ministero dell’Economia ha ammesso l’errore e si è impegnato ad intervenire per risolvere la questione.