
Per le autorità inglesi nulla "al momento" indica un'azione deliberata del cargo portoghese Solong contro la petroliera Stena Immaculate. Fermato un marinaio del cargo
Nulla “al momento” indica un’azione deliberata all’origine della collisione nel Mare del Nord, al largo delle coste inglesi, tra la petroliera Stena Immaculate e il cargo Solong. L’incendio scatenato dallo scontro, mentre la petroliera era sostanzialmente immobile, non è ancora stato domato e c’è stata una perdita di cherosene. Tuttavia, le autorità britanniche non si sbilanciano ancora sull’inquinamento ambientale.
Le autorità inglesi – che hanno fermato per “negligenza grave” un 59enne membro dell’equipaggio del cargo che ha speronato il tanker – sono in ogni caso ancora in allarme: la Guardia Costiera, infatti, ritiene improbabile che la Solong “possa restare a galla”. Una buona notizia in ogni caso c’è: la Solong non trasportava cianuro di sodio, una sostanza altamente tossica, come detto in un primo momento. La compagnia Ernst Russ, proprietaria del cargo, ha sostenuto: “Confermiamo che a bordo c’erano 4 container vuoti che in precedenza hanno contenuto la sostanza chimica pericolosa”.
Intanto, i sopravvissuti della Stena Immaculate, che trasportava carburante per jet militari Usa noleggiata dal Pentagono, hanno parlato di un “inferno” a bordo della petroliera dopo lo scoppio dell’incendio, riporta la Bbc. Uno dei membri dell’equipaggio della nave ha rievocato i momenti mentre con i suoi colleghi cercava di domare le fiamme ma di fronte all’impossibilità di controllare il rogo è stata presa la decisione di raggiungere la scialuppa di salvataggio e abbandonare la Stena con le fiamme ormai arrivate ovunque.
L’uomo ha raccontato anche di alcuni marittimi che si sono bruciati i capelli nelle fasi convulse dell’evacuazione. Il disperso – un membro dell’equipaggio della Solong – è presumibilmente morto, secondo il sottosegretario britannico a Trasporti, Mike Kane. La notizia della collisione domina le prime pagine dei quotidiani del Regno Unito, che parlano di “catastrofe”, come il tabloid Daily Mirror, e “fuoco infernale” come il Sun. Mentre il Times si concentra sul rischio di un “eco-disastro” per le sostanze riversate in mare. La petroliera Stena Immaculate era all’ancora a circa 16 chilometri dalla città di Hull nello Yorkshire, sulla costa orientale del Regno Unito, quando è stata speronata dalla nave portacontainer Solong.