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Jannik Sinner, il no definitivo ad Amadeus: “Non andrò a Sanremo, farò il tifo da casa”

Nel corso della conferenza stampa celebrativa del titolo vinto domenica scorsa agli Australian Open, lo sportivo chiude definitivamente le porte alla possibilità di fare un salto nella città dei fiori

Le speranze di Amadeus di avere Jannik Sinner ospite a Sanremo 2024 si infrangono definitivamente di fronte alle parole del campione. Nel corso della conferenza stampa celebrativa del titolo vinto domenica scorsa agli Australian Open, lo sportivo chiude definitivamente le porte alla possibilità di fare un salto nella città dei fiori. “Farò il tifo da casa” spiega “E’ un evento bello ma dopo questi giorni guardo in avanti e quando dovrei andare a Sanremo sono già a lavorare. Non andrò a Sanremo“. Nei giorni scorsi il conduttore e direttore artistico della kermesse aveva invitato ufficialmente Sinner con un video sui social seguito da un’altra clip nella quale si scusava per averlo messo in imbarazzo, dal momento che anche il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, si era così espresso sulla questione: “Se Jannik andasse a Sanremo sarebbe una delusione”. Ora la conferma che il campione non farà il proprio ingresso all’Ariston per raccogliere la standing ovation che il pubblico gli avrebbe tributato.

Durante l’incontro con la stampa Sinner ha risposto anche a domande su altri temi: “I social non mi piacciono perché non è quella la verità, vedi certe cose. Guardo serie tv, sto guardando in Australia ‘Animal Kingdom’, ma qui in Italia non si vede. Se leggo libri? Vado a momenti, ci sono momenti in cui leggo tanto e altri in cui leggo poco, mi porto sempre un libro dietro”, ha aggiunto Sinner”. Il recente trionfo australiano non gli ha fatto perdere di vista l’importanza di continuare a lavorare: “La mia qualità migliore? Tutto lavoro, non ci sono segreti per arrivare ad un bel traguardo. Forse lavorare più degli altri, io conosco solo me stesso. Mi sveglio al mattino e quello che penso è che mi devo allenare“.

Infine un commento sulla polemica relativa alla sua residenza all’estero: “Quando ho fatto 18 anni mi sono allenato a Bordighera con il mio allenatore che aveva la residenza a Montecarlo e gli avevo detto che l’avrei presa anche io. La cosa bella è che lì ci sono tanti giocatori con cui ti puoi allenare, e quindi onestamente mi sento a casa, sto bene lì, ho una vita normale, posso andare al supermercato con zero problemi”.