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Sciopero, Cgil e Uil contro il governo: “Non ci fa paura”. Bombardieri: “Per Salvini chi aderisce fa weekend lungo? Parole violente”

“Siamo sicuri che saremo attaccati, ma vorrei dire non ci fate paura. Se pensate di intimorirci, sbagliate. Otterrete l’effetto contrario”. A replicare al ministro dei Trasporti Matteo Salvini e al governo Meloni, dopo la forzatura del leader leghista e la precettazione dello sciopero (sul settore dei Trasporti, ndr), Cgil e Uil hanno scelto di ridurre a 4 ore (solo sullo stesso settore dei trasporti) lo sciopero in programma venerdì.
Una scelta dettata dall’esigenza, hanno spiegato i leader Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, di “tutelare” i lavoratori. A causa della precettazione, infatti, chiunque avesse deciso di scioperare al di fuori dell’orario imposto da Salvini – cioè dalle 9 alle 13 – avrebbe rischiato “sanzioni economiche e penali”, hanno spiegato i due segretari generali. Multe salate da pagare: tra i 500 e 1.000 euro. “Siamo persone responsabili e facciamo i conti” con la precettazione, ha precisato Landini.
“Salvini ha evocato la volontà di lavorare e rivedere le norme sullo sciopero? Questo è un ulteriore elemento di conclusione. Anzitutto bisognerebbe capire se Salvini abbia o meno la delega del governo a occuparsi di modifiche alla legge sul diritto allo sciopero. Poi noi riteniamo che la discussione, essendo quello allo sciopero un diritto sancito dalla Costituzione, debba avvenire in Parlamento. Non può essere di certo un ministro che può modificare la legge. Questo è un ulteriore elemento di preoccupazione”, ha replicato Bombardieri, segretario generale della Uil,
Il segretario della Uil non ha risparmiato critiche neanche alla Commissione di garanzia che ha negato il riconoscimento di “sciopero generale” alla mobilitazione indetta da Cgil e Uil: “Nessuno vuole mettere in discussione il ruolo terzo della Commissione, ma è strano che tutti i membri abbiano avuto nel passato esperienze in governi di centrodestra e che la data della decisione coincida con quella delle affermazioni da parte del vicepremier Salvini”.
E ancora: “Qualcuno ci definisce sindacati di sinistra. Noi agiamo in autonomia dai partiti, ma pretendiamo che chi fa politica abbia comportamenti coerenti, che rispetti la Costituzione, e chiediamo rispetto”. “Non so se il governo è contro i sindacati. ma non troviamo risposte alle nostre richieste in quello che fa”.