Economia & Lobby

Indagine Antitrust su Ryanair. La compagnia abuserebbe della sua posizione dominate per influenzare altri servizi turistici

L’ Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti della compagnia aerea irlandese Ryanair per possibile abuso di posizione dominante, a seguito di diverse segnalazioni ricevute a partire dallo scorso mese di maggio. Stando all’ipotesi su cui lavora l’autorità Ryanair farebbe leva sulla posizione dominante detenuta nei mercati in cui opera per estendere il proprio potere anche nell’offerta di altri servizi turistici (ad esempio hotel e noleggio auto) ai danni delle agenzie di viaggio – online e offline – e dei clienti che se ne avvalgono per comprare tali servizi.

In particolare, spiega l’ Antitrust, Ryanair da un lato sembra ostacolare l’acquisto – da parte delle agenzie – dei biglietti aerei direttamente dal proprio sito, dall’altro consente l’acquisto degli stessi alle sole agenzie tradizionali tramite piattaforma Gds a condizioni che risulterebbero di gran lunga peggiorative in termini di prezzo, di ampiezza dell’offerta e di gestione post vendita del biglietto. La condotta di Ryanair, volta a limitare alle agenzie di viaggio la vendita dei biglietti aerei – che in genere sono il primo acquisto effettuato nell’organizzazione di una vacanza e che rappresentano il “punto di accesso” per la vendita di ulteriori servizi – avrebbe effetti non solo sulle agenzie ma anche sui consumatori finali: si determinerebbero infatti condizioni peggiorative sotto il profilo quantitativo e qualitativo e ingiustificate difficoltà nella gestione della prenotazione.

“L’istruttoria dell’Antitrust è benvenuta, speriamo che si estenda anche su altri aspetti, purché porti trasparenza per tutti“, commenta Eddie Wilson, amministratore delegato di Ryanair. ” Bene l’indagine Antitrust che chiarirà ai passeggeri di prenotare direttamente su Ryanair.com per ottenere le tariffe più basse”, puntualizza poi la compagnia in una nota in cui aggiunge “Siamo tuttavia sorpresi che l’Antitrust non abbia mostrato interesse per il fatto che i prezzi dei voli Ryanair e dei servizi opzionali sui siti delle agenzie di viaggio online spesso superano iprezzi di Ryanair.com fino al 200%.

Assoutenti plaude all’iniziativa dell’Antitrust ma suggerisce all’Autorità di estendere le indagini alle tariffe praticate dalla compagnia e a tutte le pratiche messe in atto dal vettore per aumentare i propri profitti. “Riteniamo utile accertare se Ryanair abusa della propria posizione per danneggiare le agenzie di viaggio ma al tempo stesso chiediamo di ampliare l’azione dell’Antitrust attraverso una verifica di tutte le pratiche messe in atto dalla compagnia aerea soprattutto sul fronte delle tariffe al pubblico – spiega il vicepresidente Gabriele Melluso. -“Ottima notizia. Un primo punto a favore dei consumatori. Speriamo si faccia presto luce su questa questione”, così l’Unione nazionale dei consumatori. “Da anni contestiamo la condotta di Ryanair, segnalando all’Antitrust, a Enac e all’Art le condotte sprezzanti dei diritti dei passeggeri e gli abusi sul mercato, che si concretizzano in monopoli di fatto e in rincari arbitrari e spesso ingiustificati. Esprimiamo forte apprezzamento, quindi, per l’azione dell’Antitrust, che spesso abbiamo sollecitato a intervenire sulla vicenda”, così Federconsumatori.

L’indagine segue una fase di forti tensioni tra la compagnia e il governo italiano, in seguito ai provvedimenti contro il caro voli, peraltro fortemente ridimensionati con le ultime modifiche decise dall’Esecutivo. Il governo è stato infatti costretto a una decisa retromarcia, con una nuova formulazione delle norme in cui viene eliminato il tetto di aumenti del 200% per il prezzo dei collegamenti con le isole. La soglia non sarà più vincolante ma costituirà soltanto una sorta di alert per l’Antitrust per avviare accertamenti.

La norma sul caro-voli che il governo ha presentato in Parlamento è stata “ben indirizzata dando e maggiori più significativi poteri all’Antitrust al fine di sgominare il cosiddetto algoritmo laddove questo profilasse gli utenti e creasse dei meccanismi di prezzo che si potrebbero definire come distorsivi del mercato”, ha detto oggi il ministro delle Imprese, Adolfo Urso,autori del provvedimento poi stravolto. “Abbiamo dato ulteriori poteri all’autorità dei trasporti – aggiunge – anche per far emergere in piena trasparenza quello che i gestori degli aeroporti destinano alle compagnie come incentivi”.