Trash-Chic

E tu sei un’opera d’Arte? Da Hollywood a Milano: We Are Art Through The Eyes of Annalaura

Oggi in anteprima al Teatro Litta di Milano

Secondo Annalaura di Luggo tutti siamo un capolavoro, unico e irripetibile. Siamo fatti della stessa materia di una Gioconda o di una Venere di Botticelli. E ce lo racconta nel suo nuovo documentario arrivato in Consideration agli Oscar 2023. Come era arrivato a un soffio dalla nomination anche il suo primo docufilm Napoli Eden, con musiche originali di Edoardo Bennato. Napoli Eden fatto incetta di premi internazionali, una ventina.

“La mia esperienza artistica e umana – afferma Annalaura, artista multimediale e regista, con valore aggiunto di essere napoletana – ruota attorno all’interesse sulla persona, sull’affermazione dei valori dell’uomo e della vita e utilizzo la simbologia degli occhi per dimostrare la bellezza e l’unicità di ogni essere umano. Dobbiamo tutti percepirci come opere d’arte:We Are Art! Certo, sarebbe una bella rivincita sulla depressione, sa quanti soldi si risparmierebbero di psicanalisti. Come riesce, tuttavia, a tirare fuori il meglio dagli artisti, considerando anche che si tratta di non vedenti. Il mio lavoro è sempre collettivo, raramente ruota attorno ad un protagonista. In We Are Art scelgo un’inclusione trasversale, vale a dire mettendo a confronto vari tipi di difficoltà di giovani ragazzi che solo con la partecipazione e la condivisione possono trovare possibili vie di uscita. We Are Art non costituisce solo una ricerca sociale e artistica sulla percezione umana, ma anche un’affermazione del valore unico dell’individuo nel tessuto sociale pronto ad accoglierlo e non a respingerlo in quanto disabile”.

Il documentario diretto da Annalaura racconta il processo creativo di Colloculi, un occhio gigante di 4 metri realizzato in alluminio riciclato quale simbolo di salvaguardia ambientale nella cui pupilla prende vita l’installazione multimediale We Are Art.
Il punto di partenza sono gli occhi di quattro ragazzi che raccontano come hanno superato barriere psicologiche e fisiche, ma le loro avversità sono diventate il loro punto luce. E’ il riscatto sul loro passato di sofferenza e di non inclusione.

Attraverso effetti speciali da videoarte metaforicamente i quattro protagonisti si spogliano da pregiudizi e angosce liberano loro identità e si trasfigurano in immagini surreali.

Nello stesso tempo lo spettatore è catturato sulla scena grazie a speciali telecamere “gesture recognition” in “real time” con l’obiettivo preciso di farlo immedesimare nella vita degli altri.
“Mi sono mossa in spazi pieni di tormenti ma lo stesso tempo pieni di dignità e ho cercato di fare in maniera tale che la speranza potesse prendere il sopravvento” – continua Annalaura-. Ho desiderato realizzare una sinfonia visiva con un obiettivo di creare un messaggio di inclusione con una funzione sociale socializzante. Negli occhi dei più deboli siamo chiamati a contemplare la capacità di rialzarci e guardare dritti verso un obiettivo come ci dimostrano le “Grandi Visioni” dei 4 protagonisti”.

Adesso le presentazioni:
Giuseppe Amabile
“Vedo” che il crimine e lo spaccio di droga mi hanno fatto perdere definitivamente mio padre. Probabilmente non rivedrò mai più mia madre, se non attraverso le sbarre della prigione.
Noemi Marano
“Vedo” positivamente il mondo intorno a me; a causa della mia cecità, non lo percepisco secondo i modi comuni. Non ho mai visto il mondo con gli occhi ma le mie percezioni sono più forti di tanti semplici “sguardi”.
Larissa De Maio
“Vedo” il mio passato come una ferita rimarginata. Sono stato vittima di bullismo per molti anni. Ho pensato di trovare un alleato nell’alcol. Il coraggio, la determinazione e l’affetto della mia nuova famiglia mi hanno permesso di ritrovare la mia forza.
Youssouf Kone
“Vedo” che oltre l’orizzonte il futuro mi aspetta. Sì, ero un clandestino in Italia. In Costa d’Avorio non c’era nessun futuro per me. Grazie alla mia forza e con la protezione di Dio sono giunto in Italia dove con fatica ho trovato lavoro e famiglia.
Possiamo tutti dire: “IO SONO UN’OPERA D’ARTE”.

La proiezione in anteprima nazionale oggi al teatro Litta il 14 Settembre 2023 alle ore 17.50 nell’ambito del Festival Visioni dal Mondo dove We Are Art è in selezione al Concorso Lungometraggi e New Talent Opera Prima.

La canzone We Are Art (scritta da Annalaura e Paky Di Maio) è entrata in nomination per l’Hollywood Music in Media Awards come miglior Canzone in un documentario.

Infine i ringraziamenti: il documentario è sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Film Commission della Regione Campania, dalla Fondazione Banco Napoli e da Luca de Magistris Private Banker Fideuram.

E’ stato presentato a New York e Los Angeles dove è stato siglato un accordo di distribuzione internazionale con Cinedigm Entertainment Corp e dal primo dicembre su Amazon Prime, Apple Tv e altre piattaforme.