Cronaca

“Calano i reati, ma aumentano furti e rapine. Boom d’interventi dei Vigili del Fuoco per dissesto idrogeologico”: il report del Viminale

Calano i reati, ma aumentano i furti e le rapine. Restano stabili gli omicidi e i femminicidi e si registra un boom degli interventi dei Vigili del fuoco per danni idrogeologici: una statistica rilevante in un periodo segnato dalla crisi climatica. Non ci sono solo i dati sul boom degli sbarchi nel report del Viminale, diffuso come ogni anno nel giorno di Ferragosto. Il dossier del ministero dell’Interno mette in fila numeri e statistiche relative ai reati e alle operazioni delle forze dell’ordine: il risultato è un quadro generale delle emergenze del Paese.

Gli interventi dei Vigili del Fuoco – È per questo motivo che, in un anno funestato dagli eventi climatici estremi, è da sottolineare il dato relativo ai Vigili del Fuoco: dall’inizio dell’anno (1 gennaio-10 agosto) hanno effettuato quasi seicentomila interventi, nel dettaglio 589.535. Rispetto al passato, però, sono in netto aumento le operazioni per dissesti statici (+47%) e per danni idrici/idrogeologici (+57%) mentre sono in calo gli incendi di vegetazione (-52%) e i casi di incendi ed esplosioni (-52%). Un numero che la dice lunga sulla situazione emergenziale del territorio, aggravata anche dalla crisi climatica.

Omicidi e femminicidi stabili – I numeri che invece rimangono praticamente immutati sono quelli degli omicidi: sono 195, stabili rispetto al 2022, ma quelli attribuibili alla criminalità organizzata registrano una diminuzione del 36,36% (sono passati da 22 a 14). Le donne uccise in questi primi sette mesi dell’anno sono 71: di queste, 57 sono state assassinate in ambito affettivo, 35 per mano del partner o dell’ex. Nello stesso periodo dello scorso anno erano state 77. I dati del ministero segnalano un calo delle denunce per stalking, che passano da 11.160 nei primi sette mesi del 2022 a 8.607 quest’anno, un aumento degli ammonimenti dei questori (da 1.883 a 2.452) e un calo delle misure di allontanamento dei violenti, che passano da 222 a 182.

Si ruba di più, si delinque di meno – Complessivamente i reati calano del 5,46%, ma si registra un aumento di furti e rapine che passano rispettivamente da 539.920 a 554.975 e da 14.979 a 15.486. Diminuiscono le persone denunciate passando da 490.097 a 434.940 e gli arresti da 90.451 a 86.543. Le operazioni antidroga sono aumentate del 6,18% e anche la quantità di stupefacente sequestrata: dall’inizio dell’anno sono 49.117,52 kg.

Più operazioni antimafia – Le operazioni contro la criminalità organizzata sono aumentate del 35,56% e sono 17 i ricercati di rilievo arrestati, tra cui i due superlatitanti di massima pericolosità: ovviamente Matteo Messina Denaro, ma il report del Viminale segnala anche Pasquale Bonavota. Complessivamente, il numero di beni sequestrati e confiscati è passato da 9.316 a 10.178. Incremento anche del numero dei beni destinati dalla Agenzia nazionale (3.464 da inizio anno) aumentato del 126,85% (+141,78 gli immobili). Quanto allo scioglimento di enti locali, dal 22 ottobre 2022 sono stati adottati 10 provvedimenti, di cui tre in Sicilia, tre in Calabria, due nel Lazio, uno in Campania e uno in Puglia. Per quanto riguarda la lotta al terrorismo internazionale, sono 35 le persone espulse per motivi di sicurezza dello Stato (nei primi sette mesi del 2022 erano state 40) e otto gli estremisti arrestati (erano 19). Restano 146 i foreing fighters monitorati.

Aumentano i crimini d’odio religioso – Sono cresciute anche le segnalazioni per il contrasto ai crimini d’odio: sono state 232, in aumento del 6,9%. La crescita riguarda soprattutto la discriminazione religiosa. Diminuiscono, invece, le intimidazioni contro i giornalisti, calate del 28,12%, e quelle contro gli amministratori locali, che sono passate da 300 a 258. A crescere è poi il numero delle partite di calcio nelle quali si sono registrati disordini. Secondo i dati del ministero dell’Interno, nei primi sette mesi del 2023 sono stati 115 i match che hanno fatto registrare problemi di ordine pubblico, a fronte di 73 nello stesso periodo dello scorso anno. In 63 casi di disordini, si sono registrati feriti, mentre lo scorso anno era successo solo in occasione di 38 partite.