Il dispositivo, che impedisce l'accensione del motore se il tasso alcolemico è più alto della norma, impedirà di mettersi alla guida in stato di ebrezza
Tra le nuove misure del codice della strada previste dal governo Meloni c’è anche l’alcolock, un dispositivo che sta attirando molta attenzione visto che (come suggerisce il nome stesso) impedisce l’accensione dell’auto se il conducente risulta positivo all’alcool test. Conosciuto anche come Ignition interlock device, o Breath alcohol ignition interlock device, il dispositivo è composto da un etilometro (che permette di avere la stima del tasso alcolico) collegato direttamente al sistema di accensione del motore del veicolo: uno strumento fatto apposta per impedire di farla franca, visto che se qualcuno lo rimuove, le forze dell’ordine ricevono immediatamente una notifica dell’intervento.
Per entrare nei dettagli del funzionamento quando l’alcolock viene installato a bordo dell’auto il conducente, per poter accendere il motore, deve soffiare nel dispositivo che si sbloccherà e permetterà la partenza soltanto se il tasso alcolemico del guidatore (registrato nel fiato) risponde ai parametri stabiliti nella norma. Se non è così il veicolo non è adoperabile. Stando alle bozze del disegno di legge del governo, per chi è già stati fermato e sanzionato per guida in stato di ebrezza, per sbloccare l’auto sarà necessario un tasso alcolemico pari allo zero, cioè nullo.
La nuova misura si collega a una direttiva comunitaria del 2022, con cui l’Ue aveva previsto che tutte le case automobilistiche che distribuiscono automobili nell’eurozona dotassero i loro veicoli di un connettore standard per l’installazione del dispositivo.