Cinema

La Warner bros schiera il film Barbie contro Oppeheimer di Nolan per vendetta

Segnatevi la data: 21 luglio 2023. Perché nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti sarà scontro tra titani. Modello Godzilla contro King Kong a darsi battaglia fino all’ultimo biglietto saranno nientemeno che i blockbuster “d’autore” dell’estate: Barbie di Greta Gerwig con Margot Robbie e Oppenheimer di Christopher Nolan con Cillian Murphy. E questa volta non sembra esserci alcuna casualità, anzi c’è una conclamata guerra dai toni accesissimi con tanto di terzo incomodo.

Protagonisti sono i produttori/distributori Warner bros Discovery dalla parte di Barbie e Universal da quella di Oppenheimer. Ebbene, il sito PuckNews, fondato di recente da ex redattori di Hollywood Reporter, ha parlato senza mezze misure di Barbie come “dito medio” rifilato (o infilato, fate voi) dalla Warner al signor Nolan, quindi alla Universal. Si sa che il regista di Batman Begins ha talmente polemizzato con la Warner durante i mesi della pandemia Covid fino a separarsi. Parliamo di un sodalizio durato dal 2002 quando la promessa Nolan (fino ad allora autore di Following e Memento) venne lanciato con lo splendido Insomnia con Al Pacino e il compianto Robin Williams proprio dalla Warner facendolo diventare uno tra i dieci registi più importanti di Hollywood. Insomma un rapporto di fiducia reciproca durato quasi vent’anni e chiusosi rocambolescamente a metà dicembre 2020 quando Ann Sarnoff, presidente e ceo di WarnerMedia Studios, dichiarò che Warner nel 2021 avrebbe distribuito i suoi titoli di punta contemporaneamente in sale e in streaming con HBO Max. La reazione di Nolan fu piuttosto feroce, nonché lucida e articolata: “Alcuni dei più grandi registi del nostro settore e tra le più importanti star del cinema sono andati a letto la sera del 3 dicembre pensando di lavorare per il più grande studio cinematografico al mondo e si sono risvegliati il giorno dopo per scoprire che stavano lavorando per il peggior servizio di streaming”. E ancora: “La Warner Bros. aveva una macchina incredibile per portare il lavoro di un regista ovunque, sia al cinema che a casa, e lo stanno smantellando mentre parliamo”.

Morale della favola: Tenet, l’ultimo film di Nolan uscito in sala a fine estate 2020 quando si credeva che la pandemia Covid si fosse conclusa – ricordiamo che Tenet ha raccolto 359 milioni di dollari d’incassi nel mondo – è stato anche l’ultimo prodotto e distribuito dalla Warner. Così con il suo progetto sul fisico Oppenheimer Nolan si è, come dire, messo sul mercato ed è stata la Universal a rispondere presente finanziando con oltre 100 milioni di dollari di budget il film. Non pare quindi un caso che la Warner abbia infine scelto di lanciare il suo blockbuster autoriale nientemeno che il giorno stesso, 21 luglio, in cui il suo ex pupillo dalle uova d’oro rilascerà con la nuova major la sua ultima fatica. Anche Barbie, peraltro, è una produzione costata all’incirca quanto quella di Oppenheimer attorno ai 100 milioni. Gli analisti stimano già che sarà il film della Gerwig a superare quello di Nolan negli incassi. A pendere a favore di Barbie sarebbero due fattori: il brand riconosciuto universalmente della bambola della Mattel che soggiace all’operazione vagamente kitsch della regista newyorchese e la classificazione R per Oppenheimer – i minori di 17 anni entrano solo se accompagnati – che taglia fuori una larga fetta di adolescenti dalla sala (è il primo film di Nolan dai tempi di Insomnia ad essere vietato ai minori).

Infine, a proposito di uscite ravvicinate, alla polemica sulla stessa data di uscita per i prodotti Warner e Universal si è aggiunta pure un’altra grande star a chiedere di “farsi più in là” ai titoli citati. È ancora Puck News a segnalare, senza essere ancora stato smentito, che Tom Cruise si è molto lamentato del fatto che Mission Impossibile: Dead Reckoning part one, il nuovo capitolo della saga a lui cara e da lui interpretato uscirà solo sette giorni prima rispetto ad Oppenheimer. Cruise sembra sia molto arrabbiato con i dirigenti della Paramount – che produce il film – su come Oppenheimer di Nolan prenderà tutti gli schermi IMAX in Nord America (circa una ventina) e in altri territori (dal sito Imax.com sono un’altra ventina di sale tra Canada, Gran Bretagna e mezzo occidente) per tre settimane dopo la sua uscita. Ciò significa che i fan che sperano di guardare il nuovo film della serie Mission: Impossible hanno solo nove giorni per vederlo in IMAX 70 mm prima che ogni sala che fornisce questo spettacolare formato venga occupata dall’epopea storica di Nolan. Un dettaglio non trascurabile: le sale italiane, notoriamente vuote d’estate, ospiteranno Oppenheimer soltanto un mese dopo. L’uscita italiana è prevista infatti il 23 agosto 2023.