Televisione

Salvini esulta per l’addio di Fazio alla Rai: “Belli ciao”. Polemica dall’opposizione: “Un ministro non può parlare così”

Tra il conduttore e il ministro le scintille negli anni sono state continue, tanto che lo stesso presentatore nel 2020 aveva parlato di 123 attacchi dal leader leghista. L'uscita del vicepremier però non è piaciuta scatenando le proteste dell'opposizione

Era un addio atteso, soprattutto dopo le dimissioni dell’ormai ex amministratore delegato Rai, Carlo Fuortes, e l’arrivo del nuovo ad, Roberto Sergio, vicino a Fratelli d’Italia. Fabio Fazio, dopo 40 anni di carriera in Rai, lascia l’azienda per dirigersi a Discovery. La notizia, resa pubblica dalla stessa Warner Bros, ha immediatamente suscitato commenti, non solo tra i telespettatori. Il primo a commentare la notizia, scatenando le polemiche, è stato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che negli anni non ha mai nascosto la propria antipatia verso il conduttore. Sui social il vicepremier ha scritto: “Belli ciao”, con tanto di manina che saluta.

Proprio il presentatore, in un’intervista al Fatto Quotidiano del 2020 firmata dal direttore Marco Travaglio e da Alessandro Ferrucci, quando già si vociferava di una sua vicinanza a Discovery, aveva parlato dei numerosi attacchi ricevuti da Salvini e del silenzio della Rai. All’epoca erano 123, come raccontava lui stesso, sottolineando di averli contati: “Se vieni attaccato dal capo del Viminale, hai una vita normale e due figli da portare a scuola, non sai mai chi sono i seguaci del ministro…”. Tra i due le scintille sono state continue. E da Salvini non sono mai mancate frecciate varie al conduttore. Come durante l’ultima campagna elettorale dello scorso settembre, quando dal palco del centrodestra Salvini ritirò fuori l’idea di abolire il canone Rai: “E se Fabio Fazio vuole fare i comizi, se li paga di tasca sua”, disse.

Il tweet del vicepremier, comunque, non è piaciuto ai più, scatenando le polemiche anche dell’opposizione. “Imbarazzante, un ministro imbarazzante”, ha scritto, sempre via Twitter Alessia Morani, del Pd, replicando alle parole del ministro. “Essere stronzi è dono di pochi, farlo apposta è roba da idioti (cit.)”, ha invece commentato Matteo Orfini. Le critiche arrivano soprattutto per il ruolo che Salvini ricopre: “Non spetta a me difendere la professionalità di Fabio Fazio. E non ci vuole un genio per capire che il suo addio alla Rai rappresenta un danno per l’azienda e il servizio pubblico. L’arroganza, l’ottusità e il rancore possono far parlare così. Ma un Ministro non può parlare così”, osserva Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd. E la senatrice Simona Malpezzi rilancia: “Non c’è che dire: che classe, che stile. Matteo Salvini non perde occasione per farsi riconoscere. Mai all’altezza del ruolo che ricopre. Mai”.

“Con i nuovi vertici Rai, il non rinnovo del contratto a Fabio Fazio e Luciana Littizzetto è l’evidente avvio di una epurazione. Parla il rancoroso e meschino commento di Salvini “Belli ciao”. Altro che merito! È una ferita al servizio pubblico e al Paese”. E’ quanto dichiara Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale Anpi.

A commentare con rammarico l’uscita del conduttore dalla Rai è invece Francesca Bria, membro del Consiglio di amministrazione, che, via Twitter, sottolinea: “L’uscita di Fabio Fazio dalla Rai è un danno all’azienda in termini di identità, qualità culturale e ascolti. Una brutta notizia per il paese. Negli anni tante belle pagine di servizio pubblico, fra tutte il Memoriale della Shoah con la Segre. Scelta scellerata mai portata in CdA”.