Società

Cara amica Virginia von Fürstenberg, voglio ricordarti così

Cara Virginia von Fürstenberg,

voglio ricordarti nel giorno più bello, quello del tuo matrimonio, il terzo, con Janusz Gawronski, stessa classe dello zio Jas, parlamentare europeo e giornalista. Avevi trasformato l’asettico palazzo del ghiaccio di Milano in una alcova/disco, nastri d’argento scintillanti piovevano dal soffitto e avevi allestito tavole bianco candido con corbeille en fleur. La scelta del luogo era in tema con il tuo essere originale e anticonformista. Eri raggiante, fasciata in un vestito bianco di raso, con sovrapposizione di merletti. Lo avevi disegnato tu: tra i tuoi talenti, quello di stilista e artista con la passione del giornalismo e pubblicavi pezzi di arte. Amica anche del nostro direttore Peter Gomez.

Qualche anno prima mi avevi invitato alla sfilata della tua collezione di parei alla Canzone del Mare a Capri. I 70 anni di tua zia Ira, sorella di tuo padre Sebastian, li festeggiammo insieme a Belgrado, una due giorni di balli al Palazzo Bianco e crociere sul Danubio.

Tu, Egon (altro fratello di tuo padre), Ira, siete nati con l’impronta di appartenere a famiglie molto importanti. Scena mediatica e palcoscenico internazionale vi appartengono dalla nascita. Ira, una vita fatta di splendori e di dolori ecumenicamente vissuti. Dal debutto precocissimo come sposa quindicenne del principe Alfonso Hohehnlohe alla perdita del figlio Kiko che per lei era quasi un fratello. Ira ed Egon hanno animato la mondanità, tu invece come tuo padre eri più refrattaria. Defilata, direi. Tuo padre ai lustrini delle feste preferiva il lavoro e ha fondato la banca Ifis, un’eccellenza, di cui oggi il tuo stepbrother, Ernesto, è amministratore delegato. Il tuo dono naturale erano i figli e ne hai avuti 5. Con Janusz ne avreste voluti adottare altri 5. Sei stata una madre fantastica, li volevi sempre con te, mi telefonavi: Mi trovi una casa a Panarea, mi trovi uno chalet a Gstaad per la mia famiglia tribù? Al tuo matrimonio Santiago, il cucciolo di casa, avrà avuto 7-8 anni, non si staccava un attimo da te, ti reggeva il bouquet di fiori. Di quella serata ho tante foto, lui con il viso nascosto sul tuo grembo e tu l’accarezzavi come a volerlo già difendere dalla ribalta mediatica a cui ogni rampollo del vostro rango è destinato. Prima del taglio della torta hai letto le letterine che ti hanno scritto i tuoi bambini. Ci hai fatto piangere tutti.

Portavi oltre a cognome rilevante anche un nome che rievoca una donna di grande potenza: la tua bisnonna era Virginia Bourbon del Monte, vedova di Edoardo Agnelli a soli 34 anni con 7 figli piccoli (tra cui Gianni e tua nonna Clara), relazione tempestosa con Curzio Malaparte, morì a soli 46 anni in un incidente d’auto. Di Virginia avevi ereditato il carattere ribelle. Ma il tuo tratto identitario era la tua grande dolcezza.

I demoni in comune di cui parla tuo cugino Lapo (chi non ne ha?), ma l’amore infinito verso i tuoi figli li teneva a bada. Fino al giorno più brutto… Mi ha scritto Carla Milesi di Gresy, amica di famiglia: “Ogni tanto chiamava e ora non lo farà più…Forse adesso è in pace”.

“Sai perché le stelle sono illuminate? – chiedeva il Piccolo Principe – Perché ognuna possa trovare la sua”. Ecco, Virginia, adesso sarai la stella che brilla di più in cielo.