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Caduta l’accusa di omicidio colposo per Alec Baldwin. Era indagato per aver sparato sul set alla direttrice della fotografia Halyna Hutchins

Quando lo scorso gennaio fu accusato di omicidio colposo l’attore disse che si trattava di un “errore giudiziario”. Da oggi Alec Baldwin non deve più temere guai con la giustizia del New Mexico perché la procura ha deciso di far cadere l’accusa di omicidio colposo nei suoi dell’attore. Baldwin era stato incriminato in gennaio per la morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins sul set del film Rust. Se fosse stato riconosciuto colpevole rischiava 18 mesi di prigione. Uccise la ragazza sul set cinematografico del western Rust nell’ottobre 2021 a Santa Fe, in New Mexico, mentre stava girando una scena in cui sparava verso la cinepresa con una pistola. Soddisfatti gli avvocati della star che hanno diffuso la notizia: “Incoraggiamo un’indagine come si deve sui fatti e le circostanze di questo tragico incidente”, hanno detto i legali Luke Nikas e Alex Spiro.

Al di là del filone giudiziario legato alla morte della Hutchins, l’incidente sul set di Rust ha portato a richieste di migliori protocolli di sicurezza sui set cinematografici, nonché una multa alla produzione del film di oltre 136.000 dollari da parte del Dipartimento dell’Ambiente del New Mexico per non aver applicato i protocolli di sicurezza. Dopo la sparatoria, Baldwin ha detto che la pistola aveva sparato male. Ha aggiunto di non aver premuto il grilletto e di non essere consapevole che fosse carica. “Non so cosa sia successo su quel set. Non so come quel proiettile sia arrivato in quella pistola. Non lo so”. Baldwin ha anche intentato una causa contro diverse persone coinvolte nel film, tra cui la Gutierrez Reed e Halls, sostenendo che entrambi non hanno controllato attentamente la pistola. A ottobre 2022, la 64enne star di Hollywood e la società di produzione del film hanno raggiunto un accordo economico con la famiglia Hutchins per un importo economico non divulgato.