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Elezioni Udine, ribaltone del centrosinistra al ballottaggio: Alberto De Toni nuovo sindaco

Un ribaltone. Totale. Rispetto alla scorsa amministrazione e anche rispetto al primo turno. Il centrosinistra torna a guidare il Comune di Udine dopo cinque anni di centrodestra. Alberto Felice De Toni – candidato di Pd, Alleanza Verdi-Sinistra e Azione-Italia Viva – ha sconfitto al ballottaggio il sindaco uscente Pietro Fontanini, appoggiato da tutte le forze di governo. Un successo schiacciante per De Toni che ha ottenuto il 53% delle preferenze restituendo così il capoluogo di provincia al centrosinistra. L’affluenza si è fermata al 44 percento con 35.604 votanti su 80.650 elettori, circa 8mila udinesi in meno rispetto al primo turno.

“Udine ha scelto di cambiare. Non posso dire che ora ci rimboccheremo le maniche per lavorare perché le maniche sono già rimboccate dal primo giorno di questa lunga campagna elettorale”, sono state le prime parole di De Toni. Il suo successo è stato festeggiato anche da Elly Schlein, che coglie così la prima importante vittoria elettorale strappando un capoluogo di provincia alla destra: “Una bellissima notizia. Ed è una grande soddisfazione per tutte e tutti quelli che lo hanno accompagnato in questo percorso. Una vittoria costruita grazie a un bel lavoro di squadra. Ad Alberto Felice De Toni vanno gli auguri di buon lavoro da tutta la comunità democratica”, ha detto la segretaria.

Festeggia anche Ettore Rosato, il renziano regista dell’accordo col Pd al primo turno: “Felice per la vittoria di Alberto Felice De Toni sindaco di Udine. Abbiamo costruito un bel progetto per la città e scelto il profilo giusto”. Complimenti e un augurio di buon lavoro sono arrivati dal senatore friuliano del M5s Stefano Patuanelli: “Con bel lavoro di squadra siamo riusciti a ribaltare i pronostici”. Dopo il primo turno, infatti, De Toni aveva ottenuto anche un endorsement da parte del M5s, che due domeniche fa aveva raccolto il 9,24% dei consensi con Ivano Marchiol. Anche così è maturato il ribaltone dopo il 46% raccolto da Fontanini al primo turno.

Ex rettore dell’università, professore ordinario di ingegneria economico-gestionale, già membro del comitato di valutazione del Cineca, è anche presidente dell’organismo indipendente di valutazione dell’Istituto superiore di sanità. In anni passati, De Toni è stato iscritto alla Margherita. Al primo turno, oltre al Pd, aveva scelto di chiudere un accordo con Azione-Italia Viva, forte del buon risultato raggiunto alle Politiche di settembre dall’ormai ex binomio di partiti di Carlo Calenda e Matteo Renzi. I dem sono stati il partito più votato in città con il 19,54%, seguiti da Fratelli d’Italia (14,24%) e dalla lista civica del futuro sindaco, capace di raccogliere il 12,36% che gli ha permesso di fare meglio della Lega, partito dello sfidante Fontanini, fermatasi al 9,92%.