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Scudo penale nel decreto Bollette, Conte: “Non vogliamo favori per evasori, ci batteremo contro ogni sanatoria”

Scudo penale per gli evasori nel nuovo Decreto Bollette? Noi non vogliamo favori per chi evade, ci batteremo contro ogni sanatoria“. A rivendicarlo il presidente M5s Giuseppe Conte, replicando al Fattoquotidiano.it, in merito alla norma inserita con un blitz dall’esecutivo, a favore degli evasori che, scoperti, pagano il dovuto. Un intervento simile a quello che la maggioranza voleva inserire già in manovra, salvo fare marcia indietro dopo la levata di scudi delle opposizioni. E che ora torna in un decreto legge, al di là della mancanza dei requisiti costituzionali della necessità e dell’urgenza. Prevedendo “cause speciali di non punibilità di alcuni reati tributari”, dall’omesso versamento di ritenute dovute o certificate per importo superiore a 150.000 euro per annualità, omesso versamento di IVA di importo superiore a 250.000 euro per annualità, indebita compensazione di crediti non spettanti superiore a 50.000 euro, “in particolare quando le relative violazioni sono correttamente definite e le somme dovute sono versate integralmente dal contribuente secondo le modalità previste”, si legge. Con l’unica differenza rispetto alle ipotesi emerse a dicembre che nella lista non sono entrate dichiarazione infedele e omessa dichiarazione.
“Se faremo una battaglia comune con il resto delle opposizioni, Pd in primis (che ha bollato la norma come un “nuovo condono”, ndr)? Noi contrastiamo tutte le norme che contengono sanatorie. Noi vogliamo favori per i cittadini che sono in difficoltà, che hanno lunghe file d’attesa per i pronto soccorso, per un esame diagnostico o per un intervento chirurgico. Noi vogliamo favori per i cittadini che devono pagare un mutuo, per i più fragili. Questi sono i favori per cui ci battiamo”, ha tagliato corto Conte, in merito a quella che sarà la strategia in Parlamento.
Mentre ad attaccare il governo sul nuovo Codice degli Appalti, dopo la stroncatura arrivata anche dall’Anac, già ignorato dallo stesso esecutivo, è il capogruppo M5s alla Camera dei deputati, Francesco Silvestri. “Se con la scusa di velocizzare si vogliono abbattere anticorpi contro la criminalità organizzata, si sbagliano di grosso”, rivendica, annunciando l’opposizione del M5s. “Siamo disponibili a snellire funzioni e procedure per rendere applicabile il Pnrr, ma non siamo disposti a danneggiare ciò che serve per il contrasto alla criminalità organizzata”.