“È un problema noto da molto tempo la questione dell’esposizione a queste sostanze e i possibili danni che provocano su alcune ghiandole endocrine, quelle legate alle funzioni riproduttive, come le ovaie e i testicoli”, ci spiega il professor Alfredo Pontecorvi, Direttore dell’Unità operativa complessa di endocrinologia, Policlinico Gemelli di Roma. Anche la tiroide è un altro organo particolarmente colpito. “Ricordo un articolo scientifico pubblicato sul New York Times poco prima del Covid che parlava dell’ipertiroidismo dei gatti”, continua Pontecorvi. “Era stato intervistato un anziano veterinario che riferiva come fino a 20-30 anni si verificavano pochi casi di ipertiroidismo nei gatti, al massimo 4-5 all’anno, mentre negli ultimi anni i casi erano notevolmente aumentati, anche sei-sette a settimana. La ragione? La presenza di sostanze ignifughe nei divani in cui i gatti spesso si accovacciano e che nel tempo impregnano il loro pelo causando loro ipertiroidismo”.