Mafie

Messina Denaro: consiglio a certi professionisti di stare in silenzio quando non conoscono i fatti

Piazzisti di illusioni, venditori di fumo, esperti – noti e non – di cose di mafia, ove la dietrologia viene prodotta a carattere industriale dovrebbero leggere un articolo a firma della giornalista palermitana Sandra Figliuolo di PalermoToday. Figliuolo finalmente ci dice che stiamo coi piedi per terra e racconta che le stupidate dette sulla cattura di Matteo Messina Denaro erano fake news. Per quanto mi riguarda, due giorni dopo la cattura di Messina Denaro ho detto semplicemente “Grazie Ros”. E l’ho detto a oltre 500 studenti mentre io e Fiammetta Borsellino li incontravamo in un Teatro della Romagna.

Quel mio grazie non era di circostanza, ma era onesto e sincero perché so cosa significa lavorare in silenzio dimenticando gli affetti familiari per giorni e giorni se non per mesi. E immagino, dopo la cattura di Messina Denaro, la rabbia e la frustrazione degli uomini del Ros nel leggere fantasiose ricostruzioni fatte persino da personaggi esperti di cose di mafia. Capisco gli esperti facebookiani di mafia, ma non capisco come certuni professionisti non perdano l’occasione per stare zitti quando non si conoscono i fatti.

Parafrasando il titolo della canzone dei Maneskin: state Zitti e buoni. La giornalista Figliuolo ci suggerisce di leggere l’arresto senza dietrologie: arresto operato con alta professionalità, altro che gelato alla Baiardo. Gelato che si è sciolto come neve al sole. Il compianto mio corregionale Leonardo Sciascia disse: “a ciascuno il suo” e allora mi rivolgo a tutti, oltre che a me stesso. Ognuno parli del suo sapere e senza strumentalizzare fatti – peraltro privi di elementi fattuali. Se volete aumentare l’audience datevi al gossip, ma non gettate fango su chi la mattina esce per lavorare e non sa se farà ritorno a casa: il riferimento è al Ros e a chi svolge le investigazioni per garantire sicurezza.

Un’ultima cosa: basta con questa tiritera dei servizi deviati. Un personaggio – pentito? – qualche anno fa ha detto che nella strage di Capaci c’era il Mossad, la Cia e ovviamente i nostrani regolarmente deviati. Matrimia che minkiata colossale. Come l’altro che ha raccontato baggianate sul suo rapporto con Paolo Borsellino: il tizio è stato enfatizzato in tv nonostante Giovanni Falcone l’avesse definito inaffidabile e mitomane. A me sorge un dubbio. Ma prima di mandare in onda un servizio sulla mafia, gli autori leggono o non leggono le carte processuali?