Politica

Decreto Ong, scontro in maggioranza: i capigruppo di Fi e FdI bocciano emendamenti della Lega con la stretta sull’immigrazione

La decisione è stata criticata dal capogruppo del Carroccio in commissione Affari costituzionali, Igor Iezzi. Il leghista sospetta abbia avuto un peso la lettera congiunta delle opposizioni in cui si sollevavano dubbi di incostituzionalità sulle proposte che modificherebbero la Bossi-Fini riesumando i decreti Sicurezza di Salvini

È scontro nella maggioranza sul decreto ong, quello che reintroduce norme più severe e stringenti per le attività di soccorso in mare come lo stop ai soccorsi multipli e al trasbordo dei naufraghi. Il testo è all’esame delle Commissioni Affari Costituzionali e Trasporti della Camera e mercoledì pomeriggio i presidenti Nazaro Pagano (Fi) e Salvatore Deidda (Fdi) hanno dichiarato inammissibili gli emendamenti della Lega che modificavano in senso restrittivo la legge Bossi-Fini. La decisione è stata criticata dal capogruppo del Carroccio in commissione Affari costituzionali, Igor Iezzi, che l’ha definita “curiosa“. “È un controsenso”, dice il leghista annunciando il ricorso, “che siano dichiarati inammissibili questi emendamenti a un decreto il cui titolo riguarda la gestione dei flussi”. Di lì il sospetto che dietro la decisione ci siano “questioni politiche”. Ovvero la lettera congiunta delle opposizioni a Pagano e Deidda, in cui si sollevano dubbi di incostituzionalità sugli emendamenti leghisti “con i quali di fatto si vuol riscrivere la legge sull’immigrazione” riesumando i decreti Sicurezza firmati nel 2018 da Matteo Salvini durante il governo gialloverde.

“Non ho bisogno di documenti scritti che precedano le decisioni, una novità di cui non sento il bisogno”, è stata la risposta di Pagano. “Il lavoro sulle inammissibilità è stato svolto esclusivamente da me e dal collega Deidda, con il supporto degli uffici e della Presidenza della Camera. Non c’è nessuna motivazione di natura politica e sottolineo che non ho ricevuto alcuna pressione”. Solo “un fatto solo tecnico”, insomma: il provvedimento riguarda il soccorso in mare e “se tu mi presenti un emendamento che, per esempio, riguarda la prima accoglienza, il rimpatrio… queste sono questioni fuori tema rispetto al soccorso in mare”.

Le opposizioni dal canto loro festeggiano: “È stata una forzatura inutile sul piano procedurale oltre che odiosa per il tentativo di ridisegnare in senso restrittivo le norme in materia di immigrazione, in particolare quelle sui ricongiungimenti“, commenta Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza verdi sinistra nella commissione Affari costituzionali. “Siamo soddisfatti che gli emendamenti siano stati dichiarati inammissibili come noi sostenevamo dal primo momento”. Per i ricongiungimenti sarebbe stato richiesto un contratto a tempo indeterminato, due anni di permanenza e matrimonio trascritto in Italia e la verifica delle condizioni dell’alloggio. Inoltre, spiega Zaratti, “l’emendamento Iezzi consente agli stranieri di venire in Italia a studiare solo se hanno il passaporto”.

“La Lega ha tentato un blitz per riscrivere la normativa sui permessi di soggiorno, sulla protezione speciale, sul trattenimento nei centri per il rimpatrio e su altre materie attraverso emendamenti totalmente estranei all’oggetto del provvedimento ossia il salvataggio in mare. Il tentativo evidente era quello di riesumare i decreti Salvini”, aggiunge il deputato e presidente di Più Europa, Riccardo Magi.

Oltre ai 14 emendamenti della Lega sui 16 presentati ne sono stati dichiarati inammissibili un’altra ventina. La pronuncia sui ricorsi relativi alle inammissibilità arriverà giovedì alle 11:30, mentre elle 14.30 è previsto l’esame delle proposte di modifica.