Calcio

Le frasi per Hitler e Balotelli “più stupido che neg**”: assolto l’ultras del Verona Castellini. Le motivazioni: “Nessuna discriminazione”

La doppia assoluzione per il dirigente di Forza Nuova, tifoso dell'Hellas, era arrivata a inizio ottobre. I giudici spiegano perché non sia stato condannato per gli appellativi al calciatore e per affermazioni e cori a favore del nazismo

Ringraziare Adolf Hitler, cantare “siamo una squadra fantastica, fatta a forma di svastica”, oppure scrivere che Mario Balotelli è “più stupido che neg**” non comporta nessuna condanna. Lo scorso 4 ottobre Luca Castellini, ultras dell’Hellas Verona e dirigente di Forza Nuova per il Nord, è stato assolto dal Tribunale di Verona. Per il primo episodio perché “non costituisce reato”, per il secondo perché “il fatto non sussiste”. A tre mesi di distanza i giudici scaligeri pubblicano le motivazioni della doppia sentenza a favore del 47enne veronese, difeso dagli avvocati Andrea Bacciga e Federico Lugoboni.

Le frasi riguardo a Hitler furono pronunciate da Castellini durante una festa degli ultras dell’Hellas Verona nel 2017 (video). “Chi ha permesso questa festa – disse dal palco – chi ha pagato tutto, chi ha fatto da garante ha un nome: Adolf Hitler“. Poi partì il coro di tutti i tifosi della curva Sud: “Siamo una squadra fantastica, fatta a forma di svastica”. Durante il processo, Castellini si è difeso spiegando che “si è trattato di un’esternazione ‘sciocca’ in un contesto ‘ludico’”, sottolineano i giudici nelle motivazioni, riportate dal quotidiano L’Arena. Secondo i magistrati, inneggiare a Hitler “non aveva lo scopo di fare attecchire idee o influenzare il pensiero del pubblico” e quella di Castellini era un’affermazione “assurda” senza un fine ideologico e “propositi discriminatori“.

Il richiamo al leader nazista, di per sé, non configura secondo i giudici il reato di propaganda. E non ci fu a loro parere nessuna discriminazione, come nel caso delle dichiarazioni su Mario Balotelli, che risalgono invece al novembre 2019. Tutto nacque da alcuni ululati razzisti allo stadio Bentegodi, riferiti dallo stesso calciatore allora in forza al Brescia, che a un certo punto prese il pallone e lo calciò verso gli spalti. “Mario Balotelli è italiano perché ha la cittadinanza, ma non potrà mai essere del tutto italiano. Gli ululati erano nella sua testa, anche noi abbiamo un negro in squadra”, commentò il capo ultras dell’Hellas Verona il giorno dopo ai microfoni di Radio Cafè. Mentre su Twitter aveva già scritto: “Balotelli è più stupido che negro”. Per i giudici di Verona però non fu discriminazione: fu, scrivono, una critica per il comportamento vittimistico di Balotelli, “senza esprimere un giudizio sul colore della pelle o sulla razza”. E rispetto a quanto Castellini disse in radio, nelle motivazioni si legge: “La semplice esternazione della ritenuta differenza etnico-culturale non appare connotata nel caso di specie da un pregiudizio manifesto di inferiorità della razza, con ciò difettando dell’inequivoca volontà di discriminazione“.