Trash-Chic

Caro fiocco di neve ti scrivo. Erri De Luca: “Sui disastri ambientali non c’è da dibattere: si affrontano o si subiscono. Per pubblica ignavia li subiamo”

Per la Svizzera il 2022  è stato l’annus horribilis, il più caldo dal 1864. E, come è iniziato il 2023, le condizioni non sembrano destinate a mutare. Questi i bollettini ufficiali. Il 40 % degli impianti di risalita rischia la bancarotta e l’anno prossimo rimarranno chiusi

Dove sei finito? Latiti ovunque. Su tutto l’arco alpino dalla Francia all’Austria hai lasciato sbiadite tracce di te. Ti scrivo affacciata alla finestra nell’Oberland bernese. 15 giorni di pioggia fitta fitta. Sembrava non smettesse mai. Qualche ora di tregua e un sole svogliato faceva capolino. Poi riprendeva a piovere. Per la Svizzera il 2022 è stato l’annus horribilis, il più caldo dal 1864. E, come è iniziato il 2023, le condizioni non sembrano destinate a mutare. Questi i bollettini ufficiali. Il 40 % degli impianti di risalita rischia la bancarotta e l’anno prossimo rimarranno chiusi. E tu fiocco di neve te ne stai rintanato sulla tua bella nuvoletta e guardi sotto il disastro che ti abbiamo combinato: il pianeta surriscaldato, il genocidio ambientale annunciato, il papa che chiede scusa a Madre Terra… Proprio come il Piccolo Principe, ingenuo ma profondo nelle sue riflessioni: “A cosa serve essere ricco? A comprare altre stelle…”. Magari, adesso l’essere ricco è diventato riccanza arrogante, scostumata che pretende sempre di piu, di tutto.

Proprio ieri un giornalista del New York Times intervistato dalla BBC si chiedeva se invece di imporre al mondo una campagna massiccia di vaccinazione ci si fosse concentrati di piu’ sulla cura. Fa talmente caldo che non si può neanche sparare la neve con i cannoni, anziché neve compressa, artificiale, uscirebbe acqua. E non siamo ancora attrezzati per fare sci d’acqua in montagna. Ma ce lo possiamo permettere, poi, un tale spreco d’acqua e di elettricità. Intanto quelle strisce di neve mantenute faticosamente alive in mezzo a pascoli verdi ti dà veramente l’idea della montagna ferita a morte. Era solamente più avanti degli altri, Amedeo Clavarino, fondatore di SoS Planet, anfitrione dell’eco resort Maloja Palace (Sankt Moritz), da 20 anni ospita, a spese sue, due convegni annuali sull’emergenza ambientale. Adesso non è piú Cassandra.

Allora sai cosa ho fatto, fiocco di neve, invece di rimanere spettatrice avvilita di questo sconquasso ho scritto a Marco Boglione e Ermanno Zanini. Amici storici, con quel tocco di visione in più che di questi tempi ci vuole. Te li presento: Marco, fondatore di Kappa e fornitore ufficiale della FISI, federazione sport invernali, Ermanno, direttore generale della Jumeraih Resort, il più bello di tutti ha sede proprio a Dubai. Visto che non ci vogliamo rinchiudere per farci una sciata dentro un hub con il paesaggio alpino appiccicato alle pareti, non ci resta che andare a sciare sulle dune del deserto. Siete pronti per il Sand Boarding? Nel frattempo le emissioni di gas effetto serra entro il 2030 si saranno dimezzate e entro il 2050 azzerate del tutto. Ci credi fiocco di neve? Io non tanto. Pero’ ai miei nipoti potrò raccontare che io ti conosciuto. Soffice, una piccola stella di cristalli di ghiaccio volteggiante. Come eri bello. E come ha detto Erri De Luca: “Sui disastri ambientali non c’è da dibattere: si affrontano o si subiscono. Per pubblica ignavia li subiamo”.

P.S. Possa il neo ministro dei Beni Culturali e Ambientali Gennaro Sangiuliano fare di più e meglio degli altri. Visto che chi lo ha preceduto ha fatto meno di zero. Environment is Culture, come dicono gli anglosassoni.