Cultura

L’editoria rosa è più viva che mai. Ecco il confronto (positivo) con l’Europa

di Luigi Manfra*

Nel 2021 sono stati pubblicati 85.551 nuovi libri, in crescita del 22,9% rispetto all’anno precedente. Gli e-book scendono a quota 49.313, in calo del 5,6% rispetto all’anno precedente, ma in crescita dell’1,1% rispetto al 2019. L’aumento della produzione è ancora maggiore se misurato in termini di quantità di copie stampate, con oltre 200 milioni di copie nel 2021.

Per quanto riguarda i generi, il 28,2% della tiratura complessiva è riconducibile all’editoria scolastica, e quasi una copia stampata su cinque è un libro per bambini o ragazzi.

In particolare, gli oltre 14mila romanzi e racconti pubblicati costituiscono circa il 15,9% dei titoli e il 18,7% delle copie stampate.

Il confronto (positivo) con l’Europa nel 2021

L’Italia si conferma la sesta editoria nel mondo, dopo Usa, Cina, Germania, UK e Francia, e la quarta in Europa. La crescita del 16% del mercato italiano è seconda in Europa, davanti a Germania e Regno Unito, e dietro solo alla Francia, in recupero dopo il calo del 2020.

I generi letterari hanno la funzione di aiutare i lettori a scegliere il libro. Essi andranno a cercare la specifica categoria di loro interesse, facendosi guidare dal titolo del libro e dalla copertina, scegliendo così quello più adatto alle proprie esigenze personali.

La categoria letteraria di gran lunga più rappresentata in classifica è quella dei romanzi d’amore, rosa e meno rosa, che stravincono sia per copie vendute (52.788, un quinto del totale), che per fatturato (826.424 euro). Nel mercato dei libri più venduti, i romanzi che parlano d’amore valgono un quinto delle copie vendute e un quinto del fatturato.

Il romanzo rosa, detto anche romance novel, è un genere letterario che narra di storie d’amore che attraverso avventure e intrighi terminano sempre con un lieto fine. Questo genere letterario presenta una struttura formale molto simile alla fiaba. Infatti in ogni romanzo i personaggi svolgono ruoli che seguono uno schema ben preciso. I principali sono l’eroina e il protagonista maschile, figura che, in quanto uomo amato, la salva sempre dal pericolo. Spesso è presente un antagonista, in genere di sesso femminile, e tanti altri personaggi secondari.

La storia del romanzo rosa

Le origini del genere rosa risalgono ai primi del Novecento, quando in Inghilterra vengono pubblicati i primi romanzi d’amore, in cui l’analisi dei sentimenti ispirata al modello di Jane Austen si unisce a una ambientazione storica. Le progenitrici del romance sono Georgette Heyer e Constance Heaven, ma è Barbara Cartland, con i suoi settecentotrenta romanzi, a raggiungere il maggior successo di pubblico e a codificare gli schemi ricorrenti del genere: una protagonista femminile bellissima e virtuosa che si innamora di un uomo bello e ricco.

Sulla scia dei successi della Cartland, il genere rosa sbarca negli Stati Uniti, dove le case editrici ne intuiscono le potenzialità commerciali, tanto che negli anni Cinquanta nasce la Harlequin, prima casa editrice specializzata.

In Italia il genere rosa si affaccia negli anni Trenta, dapprima con la collana La Biblioteca delle Signorine, edita da Salani, e poi con i romanzi di Liala, pseudonimo coniato da D’Annunzio per Amalia Liana Cambiasi Negretti Odescalchi, che vendono milioni di copie.

Negli anni Settanta arrivano anche in Italia i successi delle scrittrici straniere, finalmente tradotti, e nel 1981, dall’unione tra la Mondadori e la Harlequin, nasce Harmony, la collana di romanzi rosa per eccellenza, che oggi, passata sotto il marchio Harper Collins, continua a pubblicare circa cinquanta nuovi titoli ogni mese.

La struttura del romanzo rosa

Il centro è, ovviamente, il sentimento amoroso, che viene esplorato e raccontato in ogni suo lato, dando rilievo principalmente all’aspetto emotivo e psicologico dei personaggi, piuttosto che alla trama. La storia, o almeno parte di essa, di solito è ambientata in un luogo inconsueto, lontano dall’ordinario e soprattutto lussuoso ed esclusivo.

Per compensare la semplicità della trama, il romanzo rosa ama le descrizioni e si sofferma sui dettagli. In particolare gli ambienti, gli abiti, le descrizioni fisiche e caratteriali sono ciò che i lettori cercano e ciò che permette loro di immaginare compiutamente la vicenda. I dettagli rendono una storia più verosimile e quindi facilitano l’immedesimazione.

Il lieto fine nel romanzo rosa è immancabile, ed è il motivo principale per chi sceglie questo genere.

Ovviamente il genere rosa si è particolarmente evoluto, risentendo dei molti mutamenti socioculturali degli ultimi decenni riguardanti la femminilità, la sessualità e i costumi. Secondo Smashwords, il sito di self-publishing di maggior successo in lingua inglese, 9 bestseller su 10 sono romanzi rosa i cui autori sono considerati i più professionali perché costruiscono una solida relazione con il lettore.

Un’ultima considerazione va fatta sul linguaggio di questo genere letterario, che non appare stereotipato, ma elabora trame e contenuti di buon livello culturale, anche se la caratteristica precipua è la facilità di lettura.

*Già docente di Politica economica presso l’Università Sapienza di Roma, si occupa di economia internazionale, soprattutto in relazione al Mediterraneo