Speciale legge di bilancio

Manovra, inammissibili 1000 emendamenti su 3mila. Non passa l’aumento a 72 anni dell’età di pensionamento dei medici

Ripescate in extremis dalla commissione Bilancio 50 proposte, tra cui diverse che distribuiscono fondi ad associazioni che assistono persone con disabilità e le loro famiglie. Entro domani alle 15 si procederà all’indicazione degli emendamenti segnalati per il parere del Tesoro

Sono poco meno di 1000 gli emendamenti giudicati inammissibili dalla commissione Bilancio della Camera sugli oltre 3mila presentati entro la scadenza di mercoledì scorso. Una cinquantina sono stati riammessi dopo i ricorsi. Entro domenica alle 15 si procederà all’indicazione degli emendamenti segnalati per il parere del Mef. La legge prevede che, per essere dichiarati ammissibili, gli emendamenti non devono contenere norme di delega, di carattere ordinamentale o organizzatorio né interventi di natura localistica o microsettoriale. Le usuali “mance”.

Non hanno superato la prova gli emendamenti che, in via transitoria, estendevano a 72 anni il limite di età per il pensionamento d’ufficio per il personale medico del servizio sanitario nazionale in servizio presso strutture sanitarie pubbliche o convenzionate e per i docenti universitari laureati in medicina e chirurgia (solo per lo svolgimento di attività cliniche e assistenziali). “Non funzionava. Avrebbe significato per i medici lavorare con gli stessi soldi della pensione”, commenta Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo). “Credo che, se tu dici a una persona che sta in pensione di venire a lavorare gratis con la sua pensione, difficilmente accetterà. Forse andava fatto un ragionamento diverso”.

Tra le proposte riconsiderate ammissibili, molte sono legate ad interventi per associazioni che assistono persone con disabilità e le loro famiglie: tra questi l’emendamento a firma Guerra, che prevede un finanziamento a favore dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi; quelli a firma Malavasi e firma Panizzut che assegnano un contributo di 500mila euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 all’Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale; l’emendamento a firma Cecchetti per sostenere e ampliare i programmi di addestramento dei cani guida per le persone non vedenti riconoscendo 150.000 euro al Servizio cani guida dei Lions e ausili per la mobilità dei non vedenti.

Riconsiderati ammissibili anche gli emendamenti Lai e Lazzarini per sostenere con 600mila euro l’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi e quelli a firma Panizzut, a firma Cattoi e a firma Cannizzaro, che attribuiscono all’Associazione Nazionale Genitori persone con Autismo (Angsa) un contributo pari a 150.000 euro per il 2023; riammessi anche gli emendamenti a firma Malavasi, che riconosce alla Fondazione Nazionale ‘Durante e Dopo di noi’ Anffas Onlus un contributo di 500mila euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025; a firma Mulè, che autorizza la spesa di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 a favore della Fondazione Lega del filo d’oro Onlus; a firma Donno, che autorizza la spesa di 600mila euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 per sostenere l’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi; a firma Cannizzaro, che prevede uno stanziamento di 500mila euro per l’anno 2023 a favore dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili di Roma; a firma Panizzut, che assegna contributi alla Federazione nazionale delle istituzioni pro ciechi e alla Biblioteca italiana per ciechi Regina Margherita.

Riammesso infine l’emendamento a firma Ghirra che istituisce un Fondo per la progettazione e la realizzazione sul territorio nazionale del progetto di interesse internazionale Einstein Telescope. Infine, ripescato anche l’emendamento a firma Schifone, che istituisce un Fondo sperimentale di 1 milione di euro per l’anno 2023 per organizzare corsi di aggiornamento in materia di trattamenti di medicina estetica. La deputata di FdI Marta Schifone è membro della società italiana di chimica cosmetologica.