Calcio

La guerra degli Agnelli: al via il processo tra Margherita e i figli avuti da Elkann. Sul tavolo la cassaforte dell’impero di famiglia

Via al procedimento che vede da una parte la secondogenita dell'Avvocato e dall'altra i tre figli avuti con Alain Elkann. Nel caso in cui il giudice desse ragione alla secondo genita di Gianni Agnelli, l'eredità familiare spetterebbe anche ai cinque figli avuti dalla donna con il secondo marito, Serge de Pahlen

  • di F. Q.
  • 7 Novembre 2022

Via al processo sul patrimonio Agnelli. Comincia oggi, 7 novembre, al tribunale di Torino, il processo che vede da una parte Margherita Agnelli e dall’altra i suoi tre figli: John, Lapo e Ginevra Elkann. La secondogenita dell’Avvocato lamenta di essere stata esclusa dalla successione di Gianni Agnelli e di sua moglie Marella Caracciolo, cioè dei suoi genitori, a favore dei tre figli avuti da Alain Elkann. John, Lapo e Ginevra, infatti, sono gli unici ad avere diritto ai lasciti disposti in tre testamenti dei loro nonni: Gianni Agnelli, morto nel 2003, e Marella Caracciolo, deceduta nel 2019. Il procedimento potrebbe ridefinire l’intero assetto dell’impero Elkann-Agnelli e potrebbe avere effetti anche sulle due società sportive di famiglia: Ferrari e Juventus.

Nel caso in cui il giudice dovesse dare ragione a Margherita Agnelli, infatti, nell’eredità entrerebbero anche ai cinque figli avuti dalla stessa Margherita con Serge de Pahlen, il secondo marito. Al centro del procedimento c’è il patrimonio della Dicembre, stimato in oltre 4,6 miliardi: è controllata al 60% da John Elkan, mentre il 20% a testa – secondo Milano e Finanza – è in mano ai fratelli Lapo e Ginevra. La Dicembre ha in mano la maggioranza (il 38%) della Giovanni Agnelli Bv, la cassaforte da 28 miliardi di euro che a sua volta controlla il 52% delle quote di Exor, cioè l’azionista di maggioranza di Stellantis, di Ferrari e della Juventus, solo per citare le principali società della famiglia.

Margherita Agnelli, appellandosi al diritto italiano in materia di eredità, vorrebbe ottenere il 50% dei beni. Dall’altra parte, i figli della secondogenita dell’Avvocato e di Alain Elkann sostengono che l’eredità dei nonni è stata disciplinata da accordi sottoscritti ormai quasi vent’anni fa, in base ai quali la loro madre rinunciava alla successione in cambio di una transazione da 1,2 miliardi. Per la decisione ci vorranno mesi, si parla almeno della primavera 2023. Gli sviluppi di questo processo potrebbero, dunque, rimettere in discussione l’intera catena di comando degli asset agnelliani.
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