Televisione

Mario Giordano conferma: “È vero ‘Fuori dal coro’ sarà sospesa dal 15 novembre”. Videonews: “Mediaset riveda la sua decisione”

Mario Giordano conferma con un tweet le indiscrezioni dei giorni scorsi, la decisione di Mediaset di interrompere per tre mesi la programmazione del talk show in onda su Rete 4

“È vero ‘Fuori dal coro’ sarà sospesa dal 15 novembre al 14 febbraio. Pausa natalizia allungata, diciamo. Grazie a tutti quelli che in queste ore ci hanno fatto sentire il loro affetto. Stasera vi aspetto più cazzuti che mai. Saremo in tantissimi, tutti ovviamente Fuori dal coro“, Mario Giordano conferma con un tweet le indiscrezioni dei giorni scorsi, la decisione di Mediaset di interrompere per tre mesi la programmazione del talk show in onda su Rete 4.

Un testo asciutto accompagnato da quel “diciamo” che sembrerebbe alludere a una decisione subita e non voluta. Lo scorso anno “Fuori dal Coro“, come tutti i programmi informativi di Rete 4, fu sospeso per un mese per le festività natalizie, quest’anno la pausa permetterà ai competitor diretti, “CartaBianca” e “DiMartedì”, di fidelizzare nuovo pubblico con circa novanta giorni a disposizione.

Videonews, la testata giornalistica che si occupa dei programmi di informazione di Mediaset, tra cui il talk di Giordano, con una nota si schiera contro la decisione dell’azienda: “Troviamo sbagliata la decisione di fermare per così lungo tempo programmi che si occupano di fatti politici e sociali in questo momento storico così delicato. In particolare, rileviamo la chiusura di Fuori dal Coro dal 15 novembre al 14 febbraio. La prima conseguenza di questo lungo stop ricade innanzitutto sulle decine di collaboratori e professionisti che rischiano di non lavorare per tre mesi continuativi”. All’agenzia Ansa il Comitato di redazione di Videonews aggiunge: “Esprimiamo solidarietà ai colleghi e chiediamo che questa decisione sia rivalutata dall’azienda o, in alternativa, che sia garantito il riassorbimento dei giornalisti in altre produzioni Videonews così da minimizzare la perdita economica. Non possiamo non notare che solo tre settimane fa, incontrando l’azienda, ci era stato garantito che – nonostante il contesto di crisi economica generale – il budget dei programmi Videonews non sarebbe stato tagliato. Chiediamo quindi risposte all’azienda in vista dell’assemblea di redazione del 4 novembre.

La chiusura era prevista inizialmente martedì 13 dicembre, la decisione ha suscitato diverse reazioni soprattutto tra i telespettatori più fedeli (il talk ottiene buoni ascolti intorno al 6% di share). C‘è chi collega la sospensione alle posizioni sui vaccini, chi alla vittoria del centrodestra alle ultime elezioni. Questioni politiche o editoriali? Altri sempre sui social non nascondono la gioia ritenendo da sempre la trasmissione eccessivamente populista. Giordano si concentra su politica, economia e cronaca con una narrazione spesso sopra le righe, accompagnata da coreografie, canzoni e trovate scenografiche. “Donato”, il nome del regista urlato per l’intera serata.

Una pausa a tempo o l’avvicinamento a una cancellazione definitiva? Il conduttore conferma che non si tratta di una chiusura definitiva, fonti Mediaset beninformate già nei giorni scorsi avevano escluso a FqMagazine questa ipotesi, assicurando il ritorno in onda. Quest’anno, complice la compagna elettorale, il talk ha debuttato prima del previsto ma le ragioni sarebbero soprattutto di natura economica. Come detto in più occasioni, si tratta dell’unico programma politico del prime time di Rete4 in onda da Milano, la trasmissione ha costi più elevati anche per la messa in scena, il cast fisso comprende figuranti e ballerini, oltre ai costi che si sostengono per la realizzazione degli sketch che generano ilarità e critiche.

È opportuno segnalare che già il 27 settembre, due giorni dopo le elezioni, sintomo di una decisione maturata in precedenza, il sito di Publitalia 80 (concessionaria pubblicitaria del Biscione) aggiornava il listino comunicando il cambio di programmazione: “Martedì 22 e 29 novembre saranno trasmessi film”. Si continuerà con il cinema fino a febbraio o si punterà su un nuovo talk show?